Thread by @catlatorre

Voleva chiudere la campana elettorale a Bibbiano la Lega.
Voleva sfruttare fino all’osso una vicenda giudiziaria che coinvolge dei bambini per scarnificare il dolore delle famiglie a scopi elettorali e di potere. E nutrirsene come un avvoltoio.
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Voleva farlo. E lo farà. Avrà quella piazza che tanto gli fa gola.

Però ha dovuto sudare, il Capitano. Ha dovuto svelare all’Italia tutto il suo accanimento contro quelle persone. E tirare fuori carte bollate, piagnistei con le forze dell’ordine, appelli.
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E questo perché dei semplici ragazzi, le Sardine, hanno dato una lezione di politica, di strategia, di contatto con il territorio a chi non ha ancora capito come si gestisce una campagna elettorale contro un avversario pronto a ogni bassezza in nome del potere e del consens
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Quella piazza l’avevano presa per prime loro, le Sardine, fregando sul tempo il Capitano. L’hanno presa in anticipo. E l’hanno presa per parlare di politica, non per lucrare o smontare una vicenda giudiziaria.
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L’hanno presa perché Bibbiano è una città fatta di persone, non di pedine.

Ma questa cosa qui alla Lega ha fatto perdere la testa. Con la prepotenza che gli è propria ha fatto di tutto per togliere quel diritto alle Sardine. Ha fame di Bibbiano,
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la vede come una pietanza su cui buttarsi e abbuffarsi e la vuole a tutti i costi.

Alla fine le Sardine hanno ceduto alla Lega la piazza perché così impongono i regolamenti: per cui i partiti, in campagna elettorale, sono più uguali degli altri.
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Ma la Lega non ha vinto. Ha perso. Le Sardine l’hanno costretta a tirare fuori il peggio, a svelare la sete implacabile di sfruttare il dolore della gente per accumulare voti e poltrone.
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A vincere sono stati quei ragazzi che hanno dimostrato di essere svegli, preparati, scaltri e saggi.
Grazie ragazzi per questa vostra lezione.
Per quanto ai piani alti, purtroppo, dove ci sono i “grandi”, nessuno sarà in grado di coglierla.
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