Thread by @v2Dark

Una corbelleria davvero grossa quella che ha scritto oggi Carofiglio, articolata su più livelli, talmente siderale e offensiva per la sinistra (quella vera, assai diversa da ciò che immagina lui) da meritare un minimo di approfondimento.

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Proviamo dunque a mettere in ordine questo trionfo di castronerie concentrate in poche righe, ordinandole per gravità incrementale e spiegando perché sono tali:

1) Pagare meno l'AD non è un costo per l'azienda e non determina nessun vantaggio per operai e impiegati.

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2) 20 volte? Seriamente?

3) L'AD non è il proprietario, non stacca necessariamente i dividendi e non è affatto detto che sia il dirigente con stipendio più elevato.

4) Non più di 20 volte, mi raccomando. Va bene anche 19 e mezzo, ma più di 20 proprio no!

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5) Quel "tetto" allo stipendio dei dirigenti sarebbe facilmente aggirabile: sui sistemi di remunerazione degli executive ci scrivono i trattati, è materia di esame nelle scuole di formazione dei commercialisti che lavorano in ambito corporate: remunerazioni individuali,

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su base azionaria, interventi integrativi, obiettivi di ruolo e di scopo, etc.

6) V E N T I volte. Venti.

7) E' del tutto possibile essere AD di più aziende contemporaneamente, basta creare un gruppo aziendale (anche informale, è sufficiente una pluralità di SRL che operano

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in modo organico) e il gioco è fatto.

8) Nella quasi totalità delle PMI (il 92% del comparto aziendale in Italia) gli AD hanno già oggi uno stipendio inferiore allo stipendio più basso x20: ovviamente, questo non ha alcun rapporto con le condizioni dei loro sottoposti.

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9) Persino le assurdità descritte negli 8 punti precedenti, per quanto notevoli, impallidiscono di fronte all'abbaglio siderale insito nel voler inquadrare "a sinistra" il concetto di sgravio aziendale: è come dire, volete una ricetta contro la cocaina? Che ne dite del crack?

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10) Ho già detto delle 20 volte?

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In conclusione, quella che ha testa Carofiglio di certo non è sinistra: non è lo stesso campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport. Al tempo stesso, questo tipo di dichiarazioni sono estremamente utili per comprendere in che modo il baricentro

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del dibattito politico attuale sia pesantemente inclinato verso destra. Nessuno parla più di patrimoniale o di aliquote progressive, che poi sarebbero l'unica vera strada sensata per ridurre questo tipo di diseguaglianze: il punto è che nessuno ha davvero voglia di farlo.

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La situazione è grave, ma se continua così sarà anche peggiore. Se non si farà qualcosa contro questo "raddestramento globale", tra poco persino vaneggiamenti post-Renziani come questo di Carofiglio cominceranno a sembrare vagamente sensati, ad essere strombazzati come

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"l'unica alternativa contro le destre"...

Fino a quando qualcuno, chessò i pronipoti della Ascani e di Marattin, non penseranno bene di derubricarli dall'agenda della "sinistra" perché troppo comunisti, al grido di "con questa roba bolscevica non si vince".

Tempi duri.