Strappata via così. Dal marito, secondo gli inquirenti.
“Mia moglie mi tradiva, però non l’ho uccisa. L’ho solo picchiata”, ha detto durante gli interrogatori.
L’ho solo picchiata. Barbarie nella barbarie, come se fosse una attenuante.
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Eppure le botte andavano avanti da anni, questo è certo. Sempre per mano del marito, diventato carnefice.
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E invece in quella casa di campagna
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Ennesimo femminicidio, il secondo in poche ore dopo quello di Francesca, uccisa a Brescia.
Il nuovo anno che inizia terribilmente come il vecchio, con una strage silente. Donne vittime, donne seviziate, donne trattati come oggetti.
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E dinanzi a questo continuo e incessante cadere di sorelle, non posso che pensare al vergognoso titolo di Libero di ieri: “Sorprendente verità nelle statistiche, più maschicidi che femminicidi”.
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Un pugno negli occhi per tutti i familiari di vittime e per tutte le donne che ogni giorno lottano per liberarsi dalla schiavitù
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Perché alla fine, lo dico sempre, il problema è culturale.
E tutto questo non si può più accettare.
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