e un dolore sordo che scende giù lungo la colonna esistenziale, un generale intorpidimento dell'immaginazione e della libido e un fastidio reumatico tra la ragione e i sentimenti (ce li ho soltanto quando dolgono).
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Devo aver dormito con l'anima scoperta, è entrato uno spiffero e s'è freddata.
Fino ad oggi ero stato una buona forchetta elettorale, digerivo di tutto,
ma ultimamente ho votato pesante e mi si sono smossi i populismi,
poi, di colpo, mi si sono chiuse le frontiere:
chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori!
Terminato il regime di costipazione razziale,
attratto da un esito liberale, mi sono attenuto a una dieta moderata, la dittatura della solita minestra.
mi hanno diagnosticato un’indifferenza stagionale,
di quelle che passano con una primavera colorata.
Ma il tempo trascorreva e il quadro cinico sembrava peggiorare,
<<qui c’è un’infezione umanitaria>>, mi hanno detto,
<<dovrà sottoporsi a un intervento militare.>>
Mi ricordo che da piccolo quando eri a letto con l’indigenza,
la mamma ti metteva due supposte di socialismo prima di andare a dormire
e subito la disuguaglianza scendeva.
provocava utopia e lotta di classe a livello intestinale.
In altre parole, non ci potevano guadagnare.
Adesso mi sono barricato in casa per paura dell’influenza islamica,
l’appartamento è in uno stato catodico,
conduco uno stile di vita analogico e disconnesso,
non m’interfaccio più con nessun altro modello.
Sono stato assunto due volte, ma non ho avuto figli, la prima non poteva averne e la seconda non li voleva. Sono stato fedele a entrambe, non flirtavo coi fornitori, non frequentavo cacciatori di teste,
ma quando poi l’amore finisce ti senti in esubero
e allora anche tu inizi a guardarti intorno.
All’inizio ho avuto qualche avventura sottopagata, niente di serio,
Si vede che ero destinato alla precarietà sentimentale,
e giunto alla mia età mi hanno arruolato come coscritto nell’esercito degli inattivi,
La nostra è una guerra di posizione, sempre la stessa: fuori dal mercato.
Che bello ho pensato! Se mi spediscono lì forse ritrovo il socialismo, insomma…
Invece no, mi spiegano loro, non c’è niente fuori dal mercato, né la sua antitesi né la sua nemesi,
ricominciano a sanguinare e tenendosi per mano si pronunciano a vicenda,
l’una persa nel significato dell’altra.