Il delirio sovranista nel tweet di Borghi, e in moltissime delle risposte che ha ricevuto dai fan, è una manifestazione chiara del mondo fantasioso in cui vive una fetta consistente di italiani. Vale la pena rifletterci: —> 1/6 
Diventare “cattivi sul serio col resto del mondo” è una suggestione che si è presentata l’ultima volta con il fascismo, e non ha portato esattamente buoni frutti. Questo velleitarismo da grande potenza in assenza di mezzi sembra una caratteristica di lungo periodo della 2/6
destra italiana e del suo elettorato. Che quindi si racconta una favola di enormi potenzialità e di energie inespresse, pronte a scatenarsi quando ci saremo “liberati” dalle varie “gabbie” che ci bloccano: l’euro, la UE, i migranti, la “quinta colonna” interna, etc. etc. 3/6
Questa illusione, questa enorme fuga dalla realtà per la quale tutti i fattori *reali* del pluridecennale declino italiano vengono rimossi e sostituiti da scuse e imputati agli “altri”, è davvero una prova di immaturità. E come sempre per gli immaturi, la reazione di fronte 4/6
ai fatti è scomposta, alterna vittimismo e aggressività, minaccia vendette future (“diventeremo cattivi!”, “ci riprenderemo ciò che è nostro!”) invece di porsi obiettivi seri da perseguire e una strada ordinata e impegnativa per raggiungerli. Questo infantilismo di massa 5/6
è a mio avviso un problema profondo, di cui non ho gli strumenti “psicologici” per indagare l’origine ma i cui effetti mi sembrano palesi e indubitabili: capricci, piedini che sbattono, recriminazioni, musi lunghi e poi entusiasmi improvvisi per la minima stupidaggine. 6/6.
