#Draghi replica al Senato: "È sempre importante prima di un Consiglio Europeo sapere di avere il Parlamento dietro. Oggi lo è ancora di più. La coralità di questo sostegno dà una particolare forza alla mia presenza domani".
Il resto delle dichiarazioni👇
#Draghi: "Se uno dovesse fare uno schema della risposta europea dovrebbe dire che si sta articolando su 3 pilastri fondamentali: c'è una sospensione generalizzata o una rivisitazione temporanea di molte delle regole che hanno accompagnato l'UE fino ad oggi".
#Draghi: "Primo: il bilancio. Con la clausola di salvaguardia di cui si dà per certa la non riattivazione l'anno prossimo. Ma anche le regole avute finora. Sono ormai 5-6 anni che continuo a dirlo: queste regole non ci hanno servito molto bene durante la grande crisi". (segue).
#Draghi: "Queste regole sarebbero state da rivedere in ogni caso. Alla luce degli sviluppi di oggi la loro revisione diventa inevitabile e sarà necessariamente molto molto più profonda di quello che si sarebbe fatto prima delle crisi degli ultimi due anni".
#Draghi: "Le regole sugli aiuti di Stato: anch'esse sono state sospese. Come si può pensare di attuare una transizione ecologica, energetica, una nuova politica della difesa, senza intervento dello Stato?".
#Draghi: "Terzo: anche alcuni regolamenti in campo agricolo. È chiaro che la situazione di insufficienza nella produzione costringerà a rivedere la quantità di terra che è coltivabile. Se ciò non fosse sufficiente dovremmo essere messi in grado di importare da Paesi" (segue)
dai quali non stiamo importando perché abbiamo applicato degli standard di tipo sanitario, merceologico, che ci impediscono queste importazioni. Dunque il primo pilastro è una rivisitazione delle regole che ci hanno accompagnato finora".
#Draghi: "Il secondo pilastro è una risposta congiunta. Molti di questi investimenti non sono finanziabili con le risorse nazionali. Non lo chiameremo Next Generation EU ma altrettanto bisognerà fare".
#Draghi: "Il terzo punto è l'energia. Il mercato energetico come l'abbiamo costituito noi non è adeguato. Anche qui occorre chiedersi quale può essere la risposta congiunta dell'UE".
#Draghi: "Sfide possono essere lette in due modi: in uno profondamente pessimistico: l'UE non ce la farà, 🇮🇹 perderà. L'altra è più ottimista e dice: guardate, noi abbiamo avuto tante di quelle crisi e finora ce l'abbiamo fatta. Perché non farcela ancora? Questa è la mia visione"
#Draghi: "Bisogna affrontare queste crisi non con senso
di smarrimento, ma positivo di voler costruire insieme. Anche perché da soli non ci riusciamo. Occorre negoziare, esser pazienti, alcune volte fare marcia indietro e poi tornare avanti".
#Draghi: "Quando il presidente #Mattarella era ministro della Difesa si parlava di 150mila soldati per la Bussola strategica. Erano l'inizio degli anni Duemila. Cinquemila soldati per la difesa europea sono un passo veramente piccolo".
#Draghi: "In questo periodo in cui alcuni Paesi hanno deciso di aumentare le spese militari in maniera straordinariamente significativa, è importante che questi aumenti vengano annunciati all'interno di una strategia europea, non nazionale".
#Draghi: "Le società che fanno rinnovabili ed energia termoelettica col gas hanno fatto profitti colossali, che derivano dal fatto che il prezzo dell'elettricità si forma sulla base di quello del gas. Non ho alcun rimorso ad aver fissato quel prezzo, è ampiamente remunerativo".
#Draghi: "Senatore Candiani, no, non c'è nessun pericolo di cadere dalle braccia di un gigantesco monopolio sul quale ci siamo con convinzione adagiati per circa 20 anni, in quelle di un altro monopolio altrettanto grande. Avremo una pluralità di fornitori".
#Draghi: "Potrebbero venire in Italia come profughi scienziati, prof. universitari, anche scienziati russi che chiedono di uscire: noi dobbiamo accoglierli! Ho chiesto alla ministra Messa di farlo sapere e mettere un numero di telefono che possano chiamare".
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#Conte bisogna capirlo. Ha governato per anni avendo come bussola i sondaggi: visione e pianificazione non gli appartengono. Ma lui pure dovrebbe imparare a comprendere chi ha davanti: Mario #Draghi.
L'avvocato oggi ha minacciato una #crisidigoverno, ha detto che (segue)
"non si capisce per quale motivo le priorità debbano essere le #spesemilitari", e "ognuno farà le sue scelte".
E dire che anche un analista di livello assoluto come @Margelletti l'altra sera ha cercato eroicamente di spiegargli perché si debba pianificare ORA. (segue)
"Le piace fare una passeggiata per Roma? Lei si giocherebbe la vita sul fatto che non pioverà mai? Gli ombrelli si comprano prima che piova". Da notare l'espressione di #Conte:
#Draghi: "Sia il #NATOSummit che il #G7 hanno mostrato un'unità straordinaria fra tutti gli alleati nel condannare l'aggressione all'#Ucraina, nel mantenere le sanzioni alla #Russia e nell'insaprirle se necessario".
#Draghi: "Le sanzioni nelle varie discussioni sono state descritte come straordinariamente efficaci. L'economia russa è fortemente indebolita. Questa è stata un'analisi unanime. Si è poi discusso di come affrontare il problema della sicurezza energetica ed agroalimentare".
Joe #Biden appena arrivato al quartier generale #NATO. Il presidente #USA accolto dal segretario #Stoltenberg. Giornata importante a #Bruxelles: la seguiremo insieme.
Il momento della stretta di mano (nonostante Boris) fra Mario #Draghi ed #Erdogan. Mesi fa lo ha chiamato "dittatore", ma la realpoltik impone di superare le divergenze. I due più tardi saranno protagonisti di un bilaterale.
Ma ve li ricordate gli scettici, divenuti nel frattempo critici per partito preso (quello del loro ego), sostenere un anno fa che "#Draghi non è un politico"? Come spesso gli succede, si sbagliavano. Basta osservare la facilità con cui il premier riesce a gestire l'Aula. (segue)
L'istituto delle comunicazioni alle Camere è insidioso per chiunque, e molti premier prima di #Draghi ne hanno fatto le spese. Non Super Mario. Il presidente del Consiglio non teme la vis polemica del deputato rude ma navigato desideroso di approfittare della vetrina (segue)
della diretta per fare un po’ di demagogia, per mettere in piazza del populismo d’antan al fine di ottenere gli sperticati applausi del vicino di banco e i complimenti Whatsapp del sindaco suo referente locale. No, #Draghi accetta il confronto. Alle volte va allo scontro. (segue)
#Draghi: "Non occorre un ripensamento del #PNRR nelle sue scadenze, nei suoi obiettivi. Questo piano è cruciale per aumentare la nostra crescita permanentemente, al di là degli eventi che ci colpiscono regolarmente. Ci sono però alcuni aspetti che vanno affrontati".
#Draghi: "Sull'energia c'è bisogno di un ripensamento. Sulle rinnovabili il ripensamento non può che essere per un maggior investimento, non di una loro sostituzione con energie fossili che sappiamo destinate ad un non utilizzo in futuro".
#Draghi: "Rispetto al privilegio che l'UE ha dato alla protezione sociale, mi piace sempre ricordare una frase che diceva Angela #Merkel: "L'Europa è il Paese che ha il 15% della popolazione mondiale, ha il 25% del prodotto mondiale e ha il 55% della protezione sociale mondiale".
#Petrocelli non voterà più la fiducia al governo #Draghi.
Ma la vera notizia è un'altra: riguarda Giuseppe #Conte. Ricordate, nei giorni del #Quirinale, quando venne fuori che #Fraccaro trattava pacchetti di voti con #Tremonti? (segue)
La reazione dei Contiani fu veemente: "Porteremo il caso davanti ai probiviri!!!", promisero, salvo rendersi conto che Fraccaro avrebbe dovuto giudicare se stesso. Ma lasciamo da parte la comicità del caso: è più importante il dopo (segue).
All'epoca si scatenò un finimondo. Oggi invece il presidente della Commissione Esteri del #Senato dice che l'Italia è Paese "co-belligerante", che non voterà più la fiducia al governo che #M5s ufficialmente sostiene e...e Conte sparisce. Ho detto "sparisce"? A proposito: (segue)