#Petrocelli non voterà più la fiducia al governo #Draghi.
Ma la vera notizia è un'altra: riguarda Giuseppe #Conte. Ricordate, nei giorni del #Quirinale, quando venne fuori che #Fraccaro trattava pacchetti di voti con #Tremonti? (segue)
La reazione dei Contiani fu veemente: "Porteremo il caso davanti ai probiviri!!!", promisero, salvo rendersi conto che Fraccaro avrebbe dovuto giudicare se stesso. Ma lasciamo da parte la comicità del caso: è più importante il dopo (segue).
All'epoca si scatenò un finimondo. Oggi invece il presidente della Commissione Esteri del #Senato dice che l'Italia è Paese "co-belligerante", che non voterà più la fiducia al governo che #M5s ufficialmente sostiene e...e Conte sparisce. Ho detto "sparisce"? A proposito: (segue)
dov'era Conte stamattina? Perché non era in Aula a sentire #Zelensky? Si dirà: "Non è eletto!". Eppure non era necessario essere parlamentare per assistere al discorso. Con la sua presenza avrebbe fugato dubbi e polemiche di questi giorni. È talmente chiaro che (segue, ultimo)
viene da pensare non l'abbia fatto volutamente. Perché, avvocato #Conte? Forse soffriva troppo a vedere dal vivo #Draghi seduto sulla poltrona che continua a ritenere di sua appartenenza? dangelodario.it/2022/03/22/m5s…
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#Draghi: "Sia il #NATOSummit che il #G7 hanno mostrato un'unità straordinaria fra tutti gli alleati nel condannare l'aggressione all'#Ucraina, nel mantenere le sanzioni alla #Russia e nell'insaprirle se necessario".
#Draghi: "Le sanzioni nelle varie discussioni sono state descritte come straordinariamente efficaci. L'economia russa è fortemente indebolita. Questa è stata un'analisi unanime. Si è poi discusso di come affrontare il problema della sicurezza energetica ed agroalimentare".
Joe #Biden appena arrivato al quartier generale #NATO. Il presidente #USA accolto dal segretario #Stoltenberg. Giornata importante a #Bruxelles: la seguiremo insieme.
Il momento della stretta di mano (nonostante Boris) fra Mario #Draghi ed #Erdogan. Mesi fa lo ha chiamato "dittatore", ma la realpoltik impone di superare le divergenze. I due più tardi saranno protagonisti di un bilaterale.
#Draghi replica al Senato: "È sempre importante prima di un Consiglio Europeo sapere di avere il Parlamento dietro. Oggi lo è ancora di più. La coralità di questo sostegno dà una particolare forza alla mia presenza domani".
Il resto delle dichiarazioni👇
#Draghi: "Se uno dovesse fare uno schema della risposta europea dovrebbe dire che si sta articolando su 3 pilastri fondamentali: c'è una sospensione generalizzata o una rivisitazione temporanea di molte delle regole che hanno accompagnato l'UE fino ad oggi".
#Draghi: "Primo: il bilancio. Con la clausola di salvaguardia di cui si dà per certa la non riattivazione l'anno prossimo. Ma anche le regole avute finora. Sono ormai 5-6 anni che continuo a dirlo: queste regole non ci hanno servito molto bene durante la grande crisi". (segue).
Ma ve li ricordate gli scettici, divenuti nel frattempo critici per partito preso (quello del loro ego), sostenere un anno fa che "#Draghi non è un politico"? Come spesso gli succede, si sbagliavano. Basta osservare la facilità con cui il premier riesce a gestire l'Aula. (segue)
L'istituto delle comunicazioni alle Camere è insidioso per chiunque, e molti premier prima di #Draghi ne hanno fatto le spese. Non Super Mario. Il presidente del Consiglio non teme la vis polemica del deputato rude ma navigato desideroso di approfittare della vetrina (segue)
della diretta per fare un po’ di demagogia, per mettere in piazza del populismo d’antan al fine di ottenere gli sperticati applausi del vicino di banco e i complimenti Whatsapp del sindaco suo referente locale. No, #Draghi accetta il confronto. Alle volte va allo scontro. (segue)
#Draghi: "Non occorre un ripensamento del #PNRR nelle sue scadenze, nei suoi obiettivi. Questo piano è cruciale per aumentare la nostra crescita permanentemente, al di là degli eventi che ci colpiscono regolarmente. Ci sono però alcuni aspetti che vanno affrontati".
#Draghi: "Sull'energia c'è bisogno di un ripensamento. Sulle rinnovabili il ripensamento non può che essere per un maggior investimento, non di una loro sostituzione con energie fossili che sappiamo destinate ad un non utilizzo in futuro".
#Draghi: "Rispetto al privilegio che l'UE ha dato alla protezione sociale, mi piace sempre ricordare una frase che diceva Angela #Merkel: "L'Europa è il Paese che ha il 15% della popolazione mondiale, ha il 25% del prodotto mondiale e ha il 55% della protezione sociale mondiale".
#Zelensky: "Caro popolo italiano, oggi ho parlato con Papa Francesco. Ha detto parole molto importanti: capisco che desiderate la pace e dobbiate difendervi".