1/n Appena una settimana fa il portavoce del presidente turco Recep Tayyip #Erdoğan negava l'esistenza di un calendario per l'accettazione della richiesta di ingresso di #Finlandia e #Svezia nella #NATO e ipotizzava che l'intera "pratica" sarebbe slittata di addirittura un anno.
2/n Ma ieri i ministri degli Esteri dei tre Paesi hanno siglato a #Madrid un memorandum d'intesa e raggiunto l'accordo sulla domanda di adesione alla #Nato di Helsinki e Stoccolma.
Dunque, il veto di #Erdogan è caduto: ma che prezzo?
3/n Fin da subito #Erdogan - da abile tattico - ha compreso l'importanza della posta in palio, e ha iniziato a giocare la sua partita. Al rialzo.
Il Sultano ha avanzato numerose richieste, incentrate in gran parte su questioni di carattere nazionalista con impatto interno.
4/n Dal separatismo curdo al terrorismo, fino alla richiesta di estradizione dei seguaci di Fetullah #Gulen, il leader dell'opposizione in esilio, additato come il mandante del fallito colpo di Stato avvenuto nel 2016.
Questi i principali dossier messi sul tavolo da #Erdogan.
5/n Per dire della posizione di partenza, nelle scorse settimane il presidente turco aveva definito la #Svezia un "vivaio" per le organizzazioni terroristiche, aggiungendo che "nessuno di questi Paesi ha un atteggiamento chiaro e aperto.
Come possiamo fidarci di loro?".
6/n La Turchia chiedeva dunque che #Finlandia e #Svezia rafforzassero le loro leggi antiterrorismo, estradando alcune persone, tra cui giornalisti curdi, e rimuovessero un embargo informale sulla vendita di armi alla Turchia, imposto dopo l'intervento militare in Siria (2019).
7/n Le richieste di #Erdogan sono state accolte.
Il segretario generale #NATO, Jens #Stoltenberg, ha detto: "Abbiamo l'accordo per l'ingresso di Svezia e Finlandia. Il memorandum firmato risponde alle preoccupazioni della 🇹🇷 sulla lotta al terrorismo e l'esportazione di armi".
8/n Una versione avvalorata dalla presidenza turca, che ha rimarcato di aver ottenuto "quello che chiedeva" dai colloqui con Svezia e Finlandia e di aver guadagnato la "piena cooperazione" da Helsinki e Stoccolma contro il PKK e i suoi alleati.
9/n Una narrazione estremamente favorevole ad Ankara, insomma. Ma è veramente così?
È vero che #Finlandia e #Svezia hanno definito il PKK, il Partito dei lavoratori del #Kurdistan - ritenuto da #Erdogan una minaccia alla sicurezza nazionale - una "organizzazione terroristica".
10/n Ma lo è pure che entrambi i Paesi hanno solo confermato questa definizione. Nulla di nuovo, dunque.
È vero che 🇫🇮 e 🇸🇪 si impegnano a trattare "in modo rapido e completo" le richieste irrisolte di espulsione ed estradizione della #Turchia riguardanti accuse di terrorismo.
11/n Ma il presidente finlandese #Niinisto ha posto l'accento su "irrisolte", affermando che al momento non ve ne sono.
È vero che #Finlandia e #Svezia si impegnano nel documento a non avere embarghi sulle armi con la #Turchia. Ma attualmente entrambi i Paesi ufficialmente
12/n non ne hanno in vigore. Solo in #Finlandia è stata assunta una decisione politica di non rilasciare nuove licenze di esportazione di armi alla# Turchia.
L'intero memorandum poggia su questa continua e ricercata ambiguità.
13/n "Abbiamo dovuto guardare alcune cose, come sono scritte e come ognuna delle parti vuole capirle", ha ammesso il presidente #Niinisto.
14/n Il documento, insomma, è una vittoria per tutti: Erdogan può rivendere in patria un successo politico (in Turchia nel 2023 si vota); Finlandia e Svezia hanno ottenuto l'ingresso nella NATO in tempi rapidi. dangelodario.it/2022/06/29/fin…
Miracoli della diplomazia, della geopolitica.
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#Draghi: "L'Italia finora ha rispettato tutte le scadenze previste dal #PNRR: è un segnale essenziale per la credibilità, per la serietà del Paese".
#Draghi spiega il suo rientro anticipato dal vertice #NATO con la necessità di approvare provvedimenti chiave per i cittadini in #Cdm.
Quasi a dire: non è #Conte che detta la mia agenda.
#Draghi: "I risultati importanti negli appuntamenti internazionali sono merito di questa maggioranza, di saper prendere decisioni con generosità e con l'interesse dell'Italia come bussola".
1/5 Al momento di lasciare il giornale dove ho scritto per 7 anni, parlai con una persona a me molto cara, di cui non posso mettere in dubbio l'affetto.
Questa mi disse: "Dario, ma davvero pensi che la gente leggerà quello che scrivi tu?". Restai male, senza darlo a vedere.
2/5 Lo sapevo che si trattava di parole pronunciate "per il mio bene". Ma alla fine il giornale l'ho lasciato lo stesso.
Da quella convesrazione sono trascorsi 4 mesi. Non posso dire di aver avuto ragione io. Non posso andare da quella persona per dirle:"Hai visto che sbagliavi?"
3/5 Però qualcosa posso dire: qualcuno che mi legge con costanza e attenzione oggi c'è.
No, non sono numeri impressionanti. Né tali da garantire uno stipendio dignitoso o da gonfiare il petto con gli amici. Ma a condividere i miei pezzi, e qui sta la notizia, non è più soltanto
Secondo l'ex assistente del capo dello staff della Casa Bianca, Cassidy #Hutchinson, dopo aver sentito dall'allora procuratore generale William Barr che Joe #Biden non aveva rubato le elezioni, Donald #Trump, infuriato, avrebbe lanciato un piatto contro il muro, mandandolo in
frantumi. #Hutchinson ha poi testimoniato di aver saputo che Robert Engel, agente dei servizi segreti in azione il 6 gennaio, avrebbe più volte detto a #Trump che tornare in Campidoglio non era sicuro. Donald, a quel punto si sarebbe infuriato, al punto da arrivare a lanciarsi
sulla parte anteriore della sua limousine presidenziale e cercare di afferrare il volante. Sempre secondo il resoconto di #Hutchinson, #Trump avrebbe urlato: “Sono il fottuto presidente. Portami al Campidoglio adesso!". La donna ha poi aggiunto di aver sentito dire a #Trump che
#Draghi in conferenza stampa: "Questo #G7 è stato veramente un successo. I nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute, in particolare per quanto riguarda la guerra in #Ucraina e le sue conseguenze a livello umanitario, economico, sociale".
#Draghi: "#Zelensky ci ha detto che dall'inizio del conflitto la Russia ha lanciato 3.800 missili sull'Ucraina. È stato molto esplicito sul fatto che c'è bisogno di proteggere la popolazione, e che l'economia non riprende se non c'è protezione".
#Draghi: "Il #G7 ha risposto dicendo che è pronto a sostenere l'Ucraina PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO".
Mario #Draghi è atterrato a Monaco di Baviera. Adesso direzione #Elmau, per il #G7 in #Germania. Previsto per le 12:00 il saluto di benvenuto del padrone di casa, il cancelliere #Scholz.
Salvate nei segnalibri questo thread: lo aggiornerò con tutte le notizie e le indiscrezioni.
Qui l'arrivo di Joe #Biden, accolto da #Scholz. Occhio però al prossimo video, perché ho l'impressione che qualcosa non sia andato per il verso giusto nell'organizzazione tedesca. E a farne le spese è stata, ancora una volta, Ursula von der Leyen.
Non parlo tedesco, ma ho la netta sensazione che #Scholz, tutto preso ad accogliere #Biden, abbia dimenticato di riservare lo stesso trattamento ad Ursula #vonderLeyen.
La presidente della Commissione UE sullo sfondo, ostenta un sorriso di classe, ma nessuno le va incontro.