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Se l'incertezza è il fattore dominante dell'anno, allora le #Midterms2022 non potevano fare eccezione. La politica #Usa si ferma per guardarsi allo specchio, per scattare una foto al giro di boa della grande corsa che condurrà tra due anni (sì, solo 2) alle presidenziali.
2/n 🇺🇸 Cosa c'è in palio?
La risposta corretta è la seguente: il rinnovo di 435 deputati alla Camera e di 35 seggi al Senato. E poi 36 poltrone da governatore dello Stato, per non parlare delle centinaia di referendum statali e delle migliaia di cittadine chiamate ad indicare il
3/n proprio "mayor". Poi però c'è dell'altro. C'è la risposta politica. Quella per cui Joe Biden corre il rischio di trasformarsi nella cosidetta "anatra zoppa", nell'inquilino della Casa Bianca che non controlla le camere (una o due?) ed è vittima dei veti del partito rivale,
4/n che prova a logorarlo fino alle prossime presidenziali. La storia dice che il presidente soffre, soffre sempre appuntamenti del genere. E qui si dipanano le più diverse teorie. C'è la voglia dell'elettorato di punire il suo partito per una vita che non è quasi mai come da
5/n promesse. C'è il ciclo economico da considerare. Ma qualcuno chiama in causa anche il cosiddetto "thermostatic model", l'idea che l'elettorato agisca come un termostato: l'agenda Biden è troppo liberal? Ok, spingiamo un po' i Repubblicani. E viceversa.
6/n Ma cosa può succedere questa notte?
Alt. Stanotte inizia lo spoglio: se ricordate com'è finita nel 2020 fra Biden e Trump non sarà una sorpresa scoprire che non avremo subito tutti i risultati. E allora? Allora le basi. È opinione diffusa che la Camera dei rappresentanti sia
7/n da considerarsi persa per i Democrats. Diverso il discorso per il Senato, dove i seggi in palio sono 35, di cui 21 appartenenti ai Repubblicani e 14 ai Democratici. Traduzione: il partito di Biden ha meno feudi da difendere, meno da perdere.
8/n Il New York Times racchiude ciò che potrebbe accadere in quattro grandi scenari. 1) CHIARA VITTORIA DEL PARTITO REPUBBLICANO. Già nelle prime ore della notte la mappa del collegio elettorale USA potrebbe iniziare a tingersi di rosso, senza che questo rappresenti per forza un
9/n "red mirage" in stile 2020, quando i voti espressi di persona contati prima di quelli per posta "illusero" i trumpiani di aver tenuto la presidenza. In questo scenario i Repubblicani registrano successi comodi e rapidi in #NorthCarolina, #Florida, #Ohio; il #NewHampshire
10/n potrebbe essere ad un passo e il #Wisconsin nella colonna del Gop prima di andare a nanna. Altri segnali di un successo del Partito Repubblicano potrebbero arrivare da una serie di distretti cruciali alla Camera, in particolare nel sud-est degli States (segnate il 13° del
11/n North Carolina e il 2° della Virginia. 2) I DEMOCRATICI LIMITANO I DANNI. Per farcela devono vincere tre corse su quattro al Senato tra #Pennsylvania, #Georgia, #Arizona e #Nevada, evitando possibilmente testa a testa umilianti in corse tinte storicamente di "blu"
12/n (il colore dem negli USA), come quelle per il governatorato di #NewYork e il seggio senatoriale di #Washington. 3) REPUBBLICANI A VALANGA. La comparsa della "red wave", l'onda rossa del Gop. Indizi di una serataccia per Joe Biden: una chiamata rapida delle vittorie
13/n repubblicane in #Florida, al Senato con Marco #Rubio e per il ruolo di governatore con Ron #DeSantis. Ancora: uscenti dem alla Camera nel sud dello Stato, tra cui anche pezzi grossi conosciuti a livello nazionale (non inter-) come Debbie Wasserman-Schultz, potrebbero
14/n ritrovarsi invischiati in pericolosi testa a testa. In North Carolina e Ohio i Repubblicani potrebbero dilagare. E addirittura in Georgia il controverso candidato al Senato, Herschel #Walker, vincere evitando il ballottaggio scollinando il 50% dei voti (c'è il libertario
15/n Chase Oliver a rompere le uova nel paniere ai due maggiori partiti). Il punto esclamativo della vittoria "landslide" sarebbe un successo Gop in New Hampshire. 4) I DEMOCRATICI TENGONO ENTRAMBE LE CAMERE. È difficile, improbabile, ma il guru dei sondaggi USA, Nate Silver, si
16/n è dannato per far capire che per quanto stretta, la via per un risultato del genere esiste. Sarebbe politicamente e storicamente difficile da spiegare, ma sorprese sono ritenute possibili in Stati come Wisconsin, Ohio, North Carolina. Se i Democratici resteranno in corsa in
17/n tutti e tre, o addirittura ne vinceranno uno, sarà chiaro che la vittoria attesa dal Gop non si paleserà.
Il contesto è quello di un'America in cui la maggiore preoccupazione è quella per l'inflazione, perché alla fine la minaccia alla democrazia, l'assalto al diritto
18/n all'aborto, ovviamente contano ma il tema prioritario per le famiglie è quello che ha consentito ad uno sconosciuto governatore dell'Arkansas di issarsi fino alla Casa Bianca: "It's the economy, stupid". #Trump spera di utilizzare la vittoria alle #Midterms come trampolino
19/n di lancio per l'annuncio di una ricandidatura che sembra ormai questione di "quando" non più di "se". Pochi giorni fa ha rinverdito la falsa retorica del rischio brogli. Ha chiesto ai suoi di "vincere a valanga per impedire che ci rubino la vittoria". Per poi aggiungere: "Ci
20/n riprenderemo l'America e la nostra bellissima Casa Bianca". dangelodario.it/2022/11/08/mid…
Qui, per chi vuole approfondire, l'analisi su ciò che potrebbe accadere DOPO le #Midterms2022: ovvero, gli scenari per ogni scenario.
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1/7 🚨Notizia enorme.
Il ministro della Difesa russo Sergei #Shoigu ha ordinato alle truppe russe di compiere una ritirata verso la riva destra del fiume Dnipro.
Traduzione: i russi si stanno arrendendo a #Kherson.
2/n Fino a poche ore fa fonti vicine a Mosca assicuravano che non era intenzione dei russi lasciare campo libero agli ucraini. Che qualcosa stesse cambiando si è capito quando hanno iniziato a far saltare in aria i ponti dietro di loro, sperando di rallentare l'avanzata ucraina.
3/n Dai tetti degli edifici del centro città erano anche sparite le bandiere della Federazione Russa, un ulteriore segnale del fatto che gli amministratori filo-russi erano con ogni probabilità in procinto di darsi alla fuga. Uno di loro, più precisamente il numero due
🚨🇺🇸Aggiornamento #Midterms2022. 1/8 La partita è davvero avvincente. Non ci credete? Guardate questa grafica.
Quando negli USA è quasi l'alba ancora non è chiaro chi guiderà il Congresso. Devo tenermi sul vago. Sì, perché il discorso vale sia per il #Senato che per la #Camera.
2/n Partiamo dal Senato. Quello che ripetono i networks USA è il seguente messaggio: sarà lunga.
In #Georgia, uno degli Stati chiave per il controllo del Senato, la situazione è la seguente:
🔵 Warnock (Democratici) a spoglio quasi ultimato conduce col 49,2%. Ma per il NYT
3/n difficilmente andrà oltre il 49,5%. Dunque sarà sotto la soglia del 50% che serve a conquistare il seggio. Se così fosse prepariamoci ad un ballottaggio thrilling il prossimo 6 dicembre con il Repubblicano Walker.
Altro Stato chiave è
1/5 Per chi si è svegliato ora. Provo a riassumere la situazione #Midterms2022 allo stato attuale:
🔴 L'ondata rossa dei Repubblicani non c'è stata.
🔵 I Democratici hanno vinto diverse partite chiave: al Senato attualmente la situazione è di 47 seggi democratici e 46
2/5 repubblicani: la maggioranza è a quota 51, restano 7 seggi da assegnare, ma sarà lunga.
🔴 È stata la notte di Ron #DeSantis: il governatore repubblicano della #Florida ha vinto bene ed è sempre più la maggiore minaccia per #Trump per la nomination del Gop alle presidenziali.
3/5 🔵 Incredibile ma vero, i Democratici sono ancora in corsa per mantenere il controllo anche della Camera. Prima delle elezioni era un'ipotesi di scuola. Ora è una possibilità. I Repubblicani sono ancora favoriti, ma la vittoria dei democratici non è più così improbabile.
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L'Italia si gioca una buona fetta della propria serenità geopolitica e della sua autorevolezza internazionale nei #Balcani. A Roma guardano con speranza Ue e Occidente.
Obiettivo: scongiurare un conflitto tra #Kosovo e #Serbia.
2/n Ad avere un ruolo di primo piano è il generale Angelo Michele Ristuccia, nuovo comandante della missione #NATO#Kfor a guida italiana. Sono costanti in queste ore i contatti con le istituzioni serbe e quelle kosovare.
3/n Nei prossimi giorni non si esclude una missione diplomatica del ministro degli Esteri #Tajani, probabilmente insieme al titolare della Difesa #Crosetto. Un viaggio teso a segnalare l'importanza per Roma della questione balcanica, la sua centralità per il Belpaese.
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Migliaia di persone in strada a Nord #Mitrovica in quella che si configura come la più partecipata manifestazione della popolazione serba in #Kosovo dal 1999.
Slogan durissimi contro il premier kosovaro #Kurti: "Abbiamo un paese: la #Serbia!".
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La NATO e l'Unione Europea sono impegnate in queste ore in un imponente sforzo diplomatico per evitare che le tensioni sfocino in un nuovo sanguinoso conflitto nei #Balcani.
Il segretario generale delegato NATO, Mircea Geoană, ha invitato Belgrado e Pristina a disinnescare
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le tensioni pur confermando che la missione NATO #Kfor (a guida italiana e con il contributo più importante in termini numerici che arriva proprio dai nostri soldati) è pronta ad intervenire qualora la situazione in #Kosovo dovesse degenerare.
Anche il ministro degli Esteri
TENSIONE ALTISSIMA IN KOSOVO, NEL SILENZIO DEI MEDIA 1/9 Tensione altissima in #Kosovo. I rappresentanti della popolazione serba del nord del Paese hanno rassegnato le dimissioni da tutti gli incarichi pubblici: amministrazioni municipali, tribunali, polizia, parlamento, governo.
2/9 È la risposta alla decisione di Pristina di imporre l'uso delle targhe kosovare al posto di quelle serbe.
Il presidente 🇷🇸 #Vucic ha annullato i suoi viaggi all'estero e ha detto che i prossimi 3 giorni saranno "i più difficili degli ultimi 10 anni".
3/9 Questa mattina lo stesso Vucic ha convocato una riunione di emergenza del governo e ha avuto contatti fra gli altri con gli ambasciatori di Cina e Russia (guarda caso potenze che non riconoscono il Kosovo come stato autonomo).
In queste ore fonti serbe danno conto del