🧵TENSIONE XI-TRUDEAU AL G20: L'ANALISI
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Un piccolo capanello si crea attorno a #XiJinping e a Justin #Trudeau. Cosa sta succedendo a margine del #G20 di #Bali?
Chi conosce il presidente cinese sa che dietro quella maschera apparentemente sorridente si cela un moto di stizza.
2/n Xi comprende l'inglese, ma per esprimersi preferisce il cinese mandarino. Questione di orgoglio nazionale, certo, ma non solo. C'è dunque un interprete a filtrare i suoi messaggi, ma il leader di Pechino afferra nitidamente le parole del suo interlocutore, non ha bisogno di
3/n traduzione. È nervoso, impaziente, incalza Trudeau. E quando la telecamera si avvicina al punto da catturare uno stralcio del confronto, le sue parole appaiono come schiaffi in pieno volto per un canadese che è invece impegnato nel tentativo di mantenere il proprio aplomb.
4/n L'interprete dà voce alle proteste di Xi: "Tutto ciò di cui abbiamo parlato è trapelato sui giornali, non è appropriato".
E di cos'hanno parlato Trudeau e Xi?
Una fonte anonima del governo canadese citata dal portale "Us News" sostiene che il canadese abbia sollevato
5/n "serie preoccupazioni" per "le ingerenze" della Cina negli affari nazionali. L'allusione è alle interferenze di Pechino nelle elezioni federali del 2019, oltre che all'arresto, pochi giorni fa, di un dipendente della compagnia elettrica statale Hydro Quebec, accusato di
6/n essere una spia cinese.
Xi rincara la dose: "Non è così che è stata condotta la conversazione", dice, facendo riferimento ad alcune imprecisioni nel resoconto della stampa.
E poi assesta un altro colpo: "Se c'è sincerità, possiamo parlare con rispetto reciproco, altrimenti
7/n è difficile farlo".
Trudeau è colto visibilmente di sorpresa, cerca allora di buttare la palla in tribuna: "In Canada crediamo in un dialogo libero, aperto e franco che continueremo ad avere. Continuerò a cercare di lavorare in modo costruttivo, ma ci saranno cose su cui non
8/n saremo d'accordo". Xi però non si accontenta: "Creiamo prima le condizioni. Creiamo prima le condizioni".
Lo ripete due volte, prima di stringere la mano nervosamente a Trudeau e voltargli le spalle.
Cosa c'è dietro questo scambio così teso?
Xi è un uomo di mondo: non si è
9/n certo offeso per questa fuga di notizie, sa che fa parte del gioco. La sensazione è che voglia impartire una lezione al più giovane interlocutore, forse che non gli abbia perdonato l'umiliazione risalente al dicembre del 2018, quando il Canada, su richiesta americana,
10/n arrestò all'aeroporto di Vancouver Meng Wanzhou, capo della finanza di Huawei. L'accusa? Aver violato le sanzioni USA all'Iran.
La rappresaglia cinese si tradusse nella detenzione per spionaggio di due canadesi, l'ex diplomatico Michael Kovrig e l'imprenditore
11/n Michael Spavor. Vicenda chiusa - o almeno così si pensava - nel settembre 2021 con la liberazione contestuale dei tre.
Ma in politica estera certe ruggini sono difficili da rimuovere, certe ferite non si rimarginano...
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🚨🇮🇷
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La scintilla della libertà in #Iran è diventata un incendio. Ora le fiamme hanno avvolto persino la casa natale di Ruhollah #Khomeini, il padre della Rivoluzione Islamica, l'emblema dell'incubo vissuto dagli iraniani dal 1979 ad oggi. #IranRevolution#IranRevolution2022
2/n A dare notizia dell'accaduto sono i social e i media, tra cui Iran International. Il rogo sarebbe stato appiccato utilizzando delle bottiglie molotov: classica tecnica da guerriglia, utilizzata a più riprese in queste settimane contro le forze di sicurezza del regime.
3/n I manifestanti hanno dato fuoco anche al seminario sciita di #Qom. Siamo dinanzi ad uno spettacolare salto di qualità della protesta, alla prova che chi scende in strada non combatte più per la libertà dei costumi, ma per abbattere il regime. A questo punto esistono due
🚨🇩🇪
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In un documento di 68 pagine classificato come confidenziale, il capo di Stato maggiore tedesco Eberhard Zorn afferma che le Forze armate della #Germania (#Bundeswehr) devono prepararsi all'eventualità, mai così probabile, di un conflitto con la #Russia.
Allacciate le
2/n cinture, ma non per il motivo che credete: è che abbiamo appena fatto ingresso nel cuore di una questione di primaria importanza, il #riarmo tedesco.
Chi fantastica di Difesa comune europea si metta fin da ora l'anima in pace: tale obiettivo non andrà mai in porto. Quanto
3/n meno non in forma seria, quella cioè in grado di provvedere alla sicurezza del (sempre-più)Vecchio Continente.
Rapido promemoria: i popoli esistono, le identità pure. E in guerra mediamente si muore. Difficile convincere l'opinione pubblica di questo o quel Paese che sia
LA STRANA MOZIONE DI #CONTE SULL'#UCRAINA
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La politica estera è una cosa seria. Dovrebbe saperlo a maggior ragione chi ha guidato il Paese per 3 anni. E in ragione di questa esperienza si definisce "un esperto di sicurezza nazionale ed internazionale".
Ebbene, la mozione a
2/n prima firma Giuseppe #Conte suggerisce esattamente il contrario.
Il dispositivo della mozione è articolato in sette punti. Ma sono i primi tre a tradire l'impronta populista e la scarsa preparazione geopolitica di chi ha redatto il documento in questione.
3/n Primo punto.
Conte chiede al governo di:
"Illustrare preventivamente alle Aule parlamentari l'indirizzo politico da assumere in occasione di consessi di carattere internazionale riguardanti il conflitto #Russia-#Ucraina, compreso quello concernente l'eventuale invio di
🚨#KOSOVO E #SERBIA SULL'ORLO DI UNA NUOVA CRISI 1/9 🇽🇰🇷🇸
Il governo italiano è pronto a muoversi con i propri big nei #Balcani.
Ad inizio prossima settimana il ministro degli Esteri Antonio #Tajani e il ministro della Difesa Guido #Crosetto visiteranno #Pristina e #Belgrado per
2/n incontrare il premier del #Kosovo, Albin #Kurti, e il presidente della #Serbia, Aleksandar #Vucic.
L'occasione sarà utile per incontrare il contingente militare italiano in Kosovo, ormai da settimane in stato di allerta per una situazione a dir poco esplosiva, ma anche e
3/n soprattutto per rimarcare l'interesse strategico di Roma: evitare che i Balcani tornino ad infiammarsi, con ripercussioni gravissime per lo Stivale.
Ad alimentare la preoccupazione nelle ultime ore è stata la notizia che Lista serba, il gruppo politico rappresentativo dei