Thread by @francelenzi

come fatto trapelare la scorsa settimana, Macri annuncia la fine del "gradualismo" (la riforma graduale dell'economia argentina) con l'obiettivo deficit primario zero nel prossimo anno.

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ancora prima di conoscerle nello specifico, le misure che da ora in avanti verranno varate sono contenute nel memorandum siglato con il FMI.

Tra queste: taglio dei salari reali (~20%), taglio dei sussidi alle imprese pubbliche e alle province, meno investimenti pubblici

l'obbiettivo è appunto quello di azzerare il deficit primario pubblico nel 2019. Un consolidamento fiscale basato sul'incremento del gettito fiscale e la diminuzione delle spese.
Un consolidamento che deve ridurre il deficit di partite correnti ed il ricorso ai capitali esteri

gli effetti saranno quelli classici del consolidamento fiscale: distruzione della domanda interna e compressione delle importazioni

(da notare l'output-gap, come il prodotto scende sotto il potenziale)

la crescita, che viene stimata ancora positiva nel 2018, verrà dalle esportazioni. In crescita del 5,6% grazie ad una considerevole svalutazione reale, il 18,1% (occhio ai salari reali anche del settore privato)

tutto questo, come detto, per comprimere il deficit estero (il saldo merci ritornerà in attivo) e ridurre la dipendenza dai capitali esteri per il finanziamento del deficit

a fronte di questi impegni, il FMI ha messo a disposizione 50 miliardi di $, 15 dei quali già erogati e gli altri erogati in rate periodiche di 3 miliardi, verificando il raggiungimento degli obbiettivi fissati nel memorandum d'intesa.
Se non sono raggiunti i soldi non arrivano

i 15 miliardi già erogati dovevano bastare a coprire tutte il servizio del debito estero fino al 2020. Ma qualcosa non sta andando come preventivato.
Da questo la richiesta di avere i 50 miliardi tutti e subito.

Ci sono una serie di dubbi sulla fattibilità degli impegni presi.
Dubbi che riguardano le ipotesi di base (Pil, disoccupazione), gli obiettivi e le misure specifiche per contenere il "central bank-run" in atto

qui il mio pezzo di oggi
lavoce.info/archives/54784…

Macri, in calo nei consensi con l'elezioni generali il prossimo anno, deve correre ai ripari per riconquistare la fiducia degli investitori internazionali e degli argentini.

Ma anche la Lagarde ha bisogno di una success story per la sua candidatura in futuri posti di prestigio.