Thread by @JohannesBuckler

Nel thread precedente vi ho parlato di Andrea, Brigadiere dei Carabinieri ucciso con una raffica di mitra mentre chiedeva i documenti a persone all’interno di un furgone sospetto.
Vi ho detto che furono tutti arrestati. Invece no. Non tutti.
E la morte di Andrea non fu l’unica.

Ricordate la telefonata che avvisava del furgone sospetto vicino al cimitero? Quello che non vi ho detto che la voce era di una donna. E c’era una donna sul luogo dell’assassinio. E la donna era sempre la stessa.
Perché la telefonata era un agguato.

Era una trappola e all'altro capo del telefono c'era Marzia Lelli, brigatista bolognese di Lizzano in Belvedere, che assieme a Franco Franciosi e Bruno Valli, poco dopo avrebbe sparato al brigadiere Andrea Lombardini per ammazzarlo.

Marzia Lelli era in seguito fuggita, diventando una specie di “primula rossa”. Fece perdere le sue tracce all’estero. Condannata in contumacia si tornò a parlare di lei nel 2009 quando arrivò in Italia, proveniente dal Portogallo.
In un’urna funeraria.
Con i suoi resti.

#MdT 08/12/1974 – Rodero (Como). Lui è Leone, un ex muratore pensionato. Lei, sua moglie fa la casalinga. E non si danno pace. “Non lo perdonerò mai” urla l’uomo. Le urla sono dirette al figlio.
Il figlio è Bruno Valli, arrestato per l’omicidio del brigadiere. In carcere.

MdT 08/12/1974 – I genitori sono appena stati avvisati da un sacerdote.
Bruno Valli, il loro figlio, si è impiccato nel carcere di Modena dove era stato rinchiuso.
Sul muro della cella ha lasciato solo una scritta: “Luisa, Libertà o morte” e sotto un cuore trafitto.

Quelle tragedie non colpirono solo i familiari delle vittime, ma anche quelli dei loro carnefici. Padri e madri, fratelli e sorelle, finirono nella disperazione.

E continuarono per tutta la vita a porsi una sola domanda.
Perchè? Perchè proprio mio figlio?