Thread by @Cham91637144

Con la manifestazione per il clima del 19 aprile in vista, voglio dare qualche consiglio ai ragazzi e le ragazze che saranno intervistati/e durante la stessa da maligni giornalisti per provare la loro (nostra) "ignoranza" riguardo l'argomento.

1) siamo giovani, non tutti/e studiano biologia o materie affini, non siamo tenuti a dare risposte scientifiche
2) manifestiamo perché gli adulti al potere ascoltino le nostre preoccupazioni e utilizzino i mezzi necessari per fare fronte ai problemi, problemi che noi EVIDENZIAMO

ma che non possiamo risolvere da soli
3) il singolo cittadino può fare molto, ma non la differenza. La differenza la fanno le multinazionali e le leggi apposite
4) per fare scelte consapevoli, il singolo deve averne la POSSIBILITÀ:

i prodotti biologici devono essere, oltre che controllati per evitare truffe, accessibili. Il povero non controlla da dove proviene la carne, o se i materiali sono riciclabili. Cerca solo il prezzo più basso.

Manifestando si chiedono legislazioni che incentivino le produzioni locali, l'allevamento a terra, le industrie che cercano di sostituire gli imballaggi inquinanti con alternative sostenibili. Si chiede anche di ostacolare e punire chi non si attenga alle nuove norme.

5) noi possiamo anche prendere la bici ogni giorno, ma se rischiamo di morire investiti o causa delle buche o per la mancanza di piste ciclabili, è il governo che deve investire soldi e risorse per permetterci di non usare la macchina.

Suppongo sappiate qual è la situazione, ad esempio, dei mezzi e delle strade romane. Anche qui: devono PERMETTERCI di fare una scelta.

6) "e allora vai a zappare" NO. Ci sono modi per preservare sia lo sviluppo tecnologico e le comodità SIA l'ambiente. Non tutto è bianco o nero, ci sono delle importanti vie di mezzo di cui tenere conto.

Esempio: gli allevamenti inquinano. Certamente, ma perché sono per la maggior parte delle fabbriche di cibo e non più allevamenti nel vero senso della parola. È la sovrapproduzione, lo spreco, il commercio su larga scala che inquina, non il pascolo dell'allevatore sardo.

Io chiedo di poter mangiare carne un paio di volte a settimana sapendo che ciò che mangio è stato nutrito, coccolato, ha corso per i campi, ci ha dato il latte necessario, e che la sua vita non è stata sprecata. Chiedo di mangiare un prodotto locale, che non ha viaggiato per km.

(mi astengo dal parlare della questione morale, che ritengo soggettiva. Il principio è: mangiarne meno, mangiare bene, non sprecare, non inquinare nel percorso di produzione)

Altro esempio potrebbe essere quello dell'energia: continuare ad usare le tecnologie e inquinare meno è possibile. Si fanno mille ricerche ogni giorno con questo fine. E se anche salvare l'ambiente volesse dire limitare l'uso di alcune cose, mi andrebbe bene.

(esempio: le pubblicità nelle metro, quelle negli schermi, sapete quanto inquinano? E quando sono INUTILI?)

7) ultimo ma non meno importante: da quando in qua devo giustificare la mia scelta di manifestare a favore dell'ambiente? Qualunque imbecille capirebbe che non esiste causa più giusta, più naturale, per la quale indignarsi e scendere in piazza.