Thread by @emenietti

ieri sono andato a prendere la pioggia in piazza del duomo a milano, per vedere da vicino com’era la manifestazione della lega, tanto sponsorizzata sui social negli ultimi giorni (cfr ilpost.it/2019/05/13/leg…). e quindi vi dico rapidamente cosa ho visto.

ho risalito il corteo da porta venezia a piazza del duomo, c’erano manifestanti da diverse regioni, compreso un gruppo di leghisti della basilicata. molte bandiere “prima l’italia”, ma anche “prima il nord”, fiori padani e nostalgici fazzoletti verdi.

alcuni gridavano in coro “padania libera” o varianti sul tema. non c’erano camioncini con la musica, l’età media era piuttosto alta, molti dal veneto, qualche bandiera catalana e una bandiera russa. meno folklore di altre occasioni (nessuno con elmo da vichingo, per intenderci)

piazza del duomo si è gradualmente riempita, con calma, in un clima non molto festoso. il palco era enorme sul serio, da chiedersi quanto sia costato. difficile dire quante migliaia di persone ci fossero: era piena solo l’area davanti al palco e c’era ampio spazio intorno.

ho visto carlo calenda passare mentre lasciava la piazza, dopo che aveva incontrato alcuni militanti. è andato via prima che iniziassero i comizi e non è più tornato (o almeno non l’ho più visto in tutto il pomeriggio).

non è vero che la piazza era “blindata” come hanno scritto alcuni giornali, o che si entrasse solamente passando dai metal detector. c’erano accessi liberi da via mengoni e passaggio libero nella parte della piazza dal lato dello sbocco della galleria.

ho passato un solo controllo quando sono passato alle spalle del palco, per entrare nella libreria mondadori e tentare una foto dall’alto della piazza. il passaggio era consentito a tutti, dopo una sommaria perquisizione da parte della polizia.

l’unico striscione di protesta che ho visto era bello grosso, appeso a un balcone e con un tizio vestito da zorro. dopo circa mezz’ora è stato rimosso.

ho seguito i comizi alle spalle dei militanti, a pochi metri da un gruppetto di contestatori, pacifici e con qualche cartello. sono stati accerchiati da un cordone di agenti di polizia e guardia di finanza, e lì sono rimasti per tutta la manifestazione.

quando hanno parlato le pen e poi salvini, il gruppetto ha iniziato a rumoreggiare. gli agenti non hanno fatto una piega, ma alcuni militanti della lega si sono innervositi, e hanno iniziato a urlargli contro di tutto. alcuni funzionari di polizia sono intervenuti per calmarli.

tra i tanti: un anziano signore col trench che urlava insulti facendo saltelli, una signora molto elegante con ombrellino con cagnolini disegnati che urlava “zecche!”, un signore col tricolore in mano che urlava “baciatela!”, urla e minacce di venire alle mani.

molti ripetevano frasi e modi di dire classici di salvini, quando critica appunto le “zecche rosse”, i “sinistri”, quelli “dei centri sociali” e via discorrendo. il fatto che piovesse a dirotto e ci fossero di mezzo ombrelli da tenere aperti ha reso tutto più surreale.

quando salvini ha finito il suo discorso, la piazza si è rapidamente svuotata, davanti al palco ambivano a una foto col loro “capitano”. l’impressione era che molti fossero lì senza queste grandi convinzioni: il discorso non proprio trascinante e la pioggia non hanno aiutato.