Thread by @granmartello

Oggi un amico mi ha Fatto tornare alla memoria un'intervista di Celentano a Bowie. Il tutto culminò in un incontro imbarazzante e irritante al punto che Bowie lo battezzò come idiota.

Se vi va son 5 minuti. THREAD

"Il Re degli ignoranti" come si è autodefinito con orgoglio Celentano, è una figura "pionieristica", che credo stia alla base di un certo modo di ragionare.

Quale?

Bhé c'è la passione per tematiche enormi, l'ambiente, la pace nel mondo, la tecnologia, la politica e chi più ne ha più ne metta.

Affrontati con slogan, silenzi carichi di nulla, velleitarismo in dosi massicce e superficialità.

Sarebbe quasi folclore, se non fosse che lo stesso approccio lo troviamo in un suo amico, non uno qualsiasi, ma uno che ci ha portati dove siamo ora.

Beppe Grillo.

Grillo che prendeva a martellate i computer nei suoi show e poco dopo magnificava la rete internet come utopia realizzata....

Esattamente la "filosofia" del molleggiato: un parere vago su tutto, senza capirci niente e cambiando idea spesso.

Un luddismo a buon mercato,facile da capire,riassumibile nel "dare uno scossone" e "aprire il parlamento come una scatoletta di tonno". Lo scossone è arrivato e sono arrivati epigoni di questa cultura.

Quella che irritò Bowie, artista acuto e che ha fatto la storia della musica.

Ora abbiamo altrettanti "orgogliosi ignoranti" senza competenze per fare i Ministri e non in grado di svolgere le mansioni per cui ricoprono quel ruolo. Gli "antitecnici".

Sono il regalo di Beppe Grillo,che ovviamente si è defilato appena ha percepito il mostro di cui era padre.

A parte la nostalgia per Bowie, un uomo che ha saputo fare della propria morte un'opera d'arte, chiediamoci se ignoranza, impreparazione, mancanza di studi adeguati siano qualità o difetti.

Purtroppo non è una domanda retorica, vista la situazione.

Non penso solo alla laurea come discrimine, ma anche all'inadeguatezza umana a ricoprire ruoli istituzionali, ora evidentissima e che coinvolge tutte le forze politiche, prese da narrazioni propagandistiche e incapaci di affrontare problemi urgenti.

Bello essere ignoranti?

Il punto diventa proprio riportare il sapere ad essere un valore e non un limite e ribadire che l'ignoranza ci condanna alla sudditanza da chi il sapere ce l'ha.

Siate sovranisti di voi stessi o l'ignoranza vi farà essere tragicamente sudditi di altri.

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