Thread by @QuinziUgo

Desideravo continuare a commentare il tweet del Ministro, che mi pare di una violenza inaudita e che dimostra - ce ne fosse ancora bisogno - la mortificazione delle istituzioni democratiche e peggio ancora il disprezzo dei sentimenti umani.

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https://twitter.com/QuinziUgo/status/1161689550479089664

Anzitutto si tratta dell'account privato del Ministro. Nel tweet viene chiamato in causa in maiuscolo il toponimo Viminale, sinonimo per il Ministero degli Interni, per annunciare un ricorso. Già questo è irritante: non si tratta la cosa pubblica come un affare privato.

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L'annuncio del ricorso del Viminale viene espresso al plurale. Il Ministro sta parlando per sè e per chi altri? Chi altri avendone interesse è legittimato oltre a lui a ricorrere? Che Presidente del Consiglio e Ministri chiamati in causa dal decreto lo abbiano delegato?

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Non solo la forma al plurale è irritante, ma lo sono anche le modalità con cui si annuncia il ricorso. Nell'immagine a corredo si parla di ricorso contro #OpenArms. Ma cosa c'entra la ONG? Il ricorso può essere fatto contro il decreto, non contro chi lo ha richiesto.

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Il Ministro dal plurale passa al singolare, con l'intenzione di rilanciare: "Non solo" scrive. Promette un nuovo provvedimento di divieto (tutto maiuscolo) lasciando intendere di essere a conoscenza di "nuovi episodi" non meglio specificati.

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Sembra emergere un senso di rabbia, rafforzato dall'invito iniziale a diffondere il tweet, come un messaggio inviato ai propri sostenitori. Il Ministero degli Interni gestito in modo privato per alimentare contrasti e divulgare notizie e minacce sibilline. Pura propaganda.

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Nell'immagine a corredo compare un membro della @poliziadistato accanto al suo mezzo. Ho già detto che non si capisce il loro accostamento con il contestato episodio della nave. Rispetto la PS. Ma non credo che trasformare lo Stato in uno Stato di polizia sia una soluzione.

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Questa immagine sottintende il falso mito che la sicurezza dipenda dal numero di poliziotti che controllano e reprimono e dalla loro determinazione. Nulla di più falso. Non esiste un solo caso storico che possa dimostrare che uno Stato di polizia sia più sicuro e protetto.

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Al contrario. Laddove alla Polizia sono stati attribuiti esagerati poteri di intervento, controllo e repressione la violenza è aumentata e i diritti democratici sono stati compressi.

Italiane e italiani in divisa, non prestatevi a questo scempio.

NO ALLO STATO DI POLIZIA.

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Infine: nel tweet non una menzione, non una parola per le persone umane - PERSONE UMANE - tra cui bambini (figli che non possono permettersi la gita sulle moto d'acqua della Polizia) soccorse e stremate dall'attesa. Nessun segno di compassione, nessun gesto di umanità.

10/13

Il Ministro dovrebbe rappresentare tutti gli italiani, ma in questo caso occorre dire che rappresenta solo se stesso e pochi altri microdotati di cuore come lui.

Noi italiani veri non siamo così. Siamo aperti e generosi, caciaroni e accoglienti.

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No, il Ministro non rappresenta noi italiani veri. Disumano, senza pietà, irritante, sfidante le istituzioni e le leggi, autoritario.

Ci tengo a farlo sapere a coloro che sono stati soccorsi e ai loro soccorritori come @openarms_fund: siete i benvenuti!

12/13

Lotteremo per voi e per noi, perché l'immagine di questa Italia, così violentata da un rappresentante delle istituzioni che si sta mostrando indegno dell'alto ruolo che riveste, torni ad essere quella di un popolo dignitoso e aperto pronto a soccorrere chi è in difficoltà.

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