Thread by @v2Dark

Come spesso accade su twitter, un trombone sopravvalutato (Cottarelli) spara una minchiata su un argomento che conosce poco (test INVALSI) e, per colpa della sua popolarità immeritata garantitagli da TV e giornali, genera una fake news.

(thread)

Il tweet di cui sopra ha generato, in meno di 12 ore, oltre 350 retweet, 1800 like e centinaia di commenti. La discussione, che ancora prosegue, vede fortunatamente (al momento) preponderante il punto di vista dei docenti, genitori e personale scolastico intervenuto, il quale /2

ha avuto modo di chiarire che il test non serve né per valutare i ragazzi (cosa che resta prerogativa esclusiva dell’insegnante) né per valutare il lavoro degli insegnanti, come spiegato ampiamente nel seg. documento "Le prove INVALSI secondo INVALSI": /3

invalsi.it/invalsi/doc_ev…

Al contrario, il test ha una valenza prevalentemente statistica e serve soprattutto per individuare A) eventuali disuguaglianze da scuola a scuola o da territorio a territorio, e B) le dinamiche dei processi legati all'istruzione e dei risultati ottenuti nel corso del tempo. /4

E' proprio sul fraintendimento degli scopi dell'INVALSI - che, ricordiamo, è l'acronimo di "Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione" - che si basa la fake news insita nel tweet indignato di Cottarelli: /5

il suo non è che l'ennesimo un tentativo, peraltro in questo caso particolarmente goffo, di inoculare questa assurda e becera ideologia del "MERITO" che sta tanto a cuore al circoletto neo-liberal che oggi si trova politicamente rappresentato da Forz* Itali* e Itali* Viv*. /6

Quello del MERITO è del resto un mantra a cui il partito dei neo-renziani sta diffondendo anima e corpo fin dai primissimi giorni della sua creazione: le bacheche di Marattin, Bellanova, Bonetti, traboccano Merito da mesi, cospargendo di appretto qualsiasi tematica sociale /7

nel tentativo di portare l'acqua a questa truffa strampalata, questa retorica vergognosa che punta a "controriformare" il pubblico rendendolo sempre più privato, e a trasformare quest'ultimo in una gara fratricida in cui si fissa il traguardo, ma non il punto di partenza. /8

Questa mercificazione della società al merito, che potremmo chiamare "meritificazione" (o anche "merdificazione", visto che in fondo è la stessa cosa) è un kicker talmente fondamentale per le politiche neo-lib perseguite da questi loschi figuri, talmente propedeutica alla /9

dissoluzione della cultura dell'uguaglianza in favore dell'esaltazione dell'individualità imposta e dettata dal mondo dell'economia e dell'impresa che finanzia quei partiti, che viene condotta senza esclusione di colpi: poco importa, dunque, delle polemiche che hanno /10

accompagnato i test INVALSI fin dalla loro introduzione relativamente alla gestione dell'anonimato, condizione inizialmente garantita - sia pure in modo insoddisfacente, come spiega bene questo articolo - e poi via via dimenticata nel corso degli anni. /11
ilmanifesto.it/prove-invalsi-…

Per Cottarelli e i suoi sodali l'anonimato che l'INVALSI dovrebbe garantire non è che un ostacolo, in quanto ostativo al modello studio = competizione = lavoro = produttività = PIL che sono interessati ad applicare ovunque, in barba a qualsivoglia valore o principio etico. /12.

Ecco dunque che un emendamento che persino i fan più sfegatati dell'INVALSI (tra cui non mi annovero, sia chiaro) dovrebbero definire sacrosanto, in quanto se non altro mantiene l'impostazione originaria definita dallo stesso istituto, viene visto (e descritto) come assurdo: /13

L'assurdità semmai era l'idea di creare questo CV dello studente corredandolo con dei "livelli di competenza" calcolati sulla base di risultati di un test nato con tutt'altro scopo, piantando l'ennesimo chiodo sulla croce di un sistema scolastico (la "buona scuola") /14

che assomiglia sempre di più a un corso di formazione aziendale; gli altri chiodi, ovviamente, sono l'alternanza scuola-lavoro, le competenze trasversali e tutta la pedagogia del capitale umano e del governo HR, come spiega magistralmente Barbero qui: /15

L'assurdità è essere costretti a leggere ogni giorno i piagnistei di queste primedonne che, dall'alto dei loro nomi e cognomi, dimostrano di non essere competenti e di scrivere fake news mentre si lamentano di chi non è competente e degli anonimi che scrivono fake news. /END