Oggi sono intervenuto in Consiglio comunale sulla situazione #Coronavirus, che non solo è un pericolo per la salute, ma sta colpendo in modo imprevedibile coscienze e sensibilità di tutti. Per evitare che l'emotività prenda il sopravvento una buona comunicazione è essenziale.
Complessità, delicatezza e variabilità della situazione rendono indispensabile la chiarezza nei ruoli. La responsabilità della gestione della crisi è di Governo e Regione Lombardia. Le altre istituzioni, @ComuneMI in primis, collaborano non discutendo le regole, ma applicandole.
Dobbiamo salvaguardare la salute e contenere il #COVID19, ma non possiamo mettere del tutto tra parentesi le esigenze lavorative e produttive senza pensare alle conseguenze, potenzialmente altrettanto gravi: a esserne colpite sarebbero soprattutto le fasce più deboli.
Come ripartire? Serve un'azione corale perché forze politiche, Governo, Europa attuino misure di protezione delle componenti sociali più colpite e investano sulla ripresa. Senza dimenticare un piano per rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo, promuovendo le nostre qualità.
Nei momenti difficili bisogna saper imparare. Un esempio: da anni si parla di smart working; ora si fa. Questa crisi può essere un’occasione per ripensare il funzionamento della città, dei suoi tempi e delle sue modalità operative, stimolando i comportamenti più virtuosi.
Una volta superata l'emergenza, convocherò un tavolo con tutte le parti che portano valore alla nostra città. Solo insieme possiamo tenere alta la tensione positiva verso la ripresa e combattere, insieme al virus, un clima di rassegnazione e sfiducia che non ci rispecchia.
