Thread by @FabbioSabatini

La chiusura delle scuole serve a rallentare le epidemie?

Vediamo cosa dice la ricerca scientifica.

Spoiler: SÌ!

[thread di 19 tweet 👇]

Jérôme Adda ha studiato l’effetto della chiusura delle scuole sulla diffusione di 3 tipi di malattie infettive: l’influenza, le gastroenteriti di origine virale, e la varicella.

Il lavoro, pubblicato sul @QJEHarvard, si può scaricare qui: bit.ly/3cxPdaO.

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[Prima di continuare, un DISCLAIMER importante: il Covid-19 è DIVERSO da una semplice influenza. L’evidenza raccolta finora suggerisce che questo virus si trasmetta più rapidamente e in modo più capillare.

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Poiché è un virus nuovo, nessuno ha difese immunitarie già pronte, e non esistono vaccini. Inoltre, ha conseguenze più gravi, data la capacità di provocare polmoniti “primarie”, più difficili da curare. Nel leggere questo thread tenete quindi a mente tali differenze].

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L’autore del paper ha raccolto dati con frequenza settimanale su:
- Incidenza settimanale di influenza, gastroenterite e varicella nelle province francesi lungo un quarto di secolo.
- Chiusure delle scuole per le vacanze nello stesso periodo.

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L'analisi empirica mostra che, nelle regioni, una settimana di chiusura delle scuole provoca un rapido declino dell’incidenza dell’influenza, di dimensione variabile tra il 20% e il 30% secondo le classi di età.

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Il declino dura almeno 4 settimane ed è più pronunciato per i più giovani. Per gli anziani, il declino dei contagi è meno pronunciato ma comunque sensibile e statisticamente significativo.

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Per la varicella, il declino è statisticamente significativo e pari al 10%, ma solo dopo una chiusura prolungata.

La differenza è dovuta alle caratteristiche delle malattie, tra cui la lunghezza del periodo di incubazione e la durata dei sintomi.

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A parità di altri fattori che influenzano la diffusione delle malattie infettive e considerando anche le reciproche influenze tra i territori, una settimana di chiusura delle scuole riduce il tasso di trasmissione dell’influenza del 14%.

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La riduzione è del 7% per le gastroenteriti e del 19% per la varicella.

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I fattori tenuti in considerazione sono, per esempio, gli scioperi dei trasporti (che limitano le interazioni sociali), la temperatura, i fenomeni atmosferici, la densità di popolazione e le attività economiche (specie quelle riguardanti il commercio).

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È interessante notare che, tenendo conto di tali fattori, nel breve periodo la chiusura delle scuole provoca un aumento statisticamente significativo dell’incidenza delle gastroenteriti presso gli anziani.

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Anche l'incidenza dell'influenza tra gli anziani aumenta leggermente, ma in modo statisticamente non significativo.

La ragione è che quando le scuole sono chiuse si intensificano i contatti coi nonni, che sono così più esposti al contagio.

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Naturalmente ancora non abbiamo evidenze empiriche sull’effetto della chiusura delle scuole sulla diffusione del Covid-19.

MA sappiamo che:

1) Il Covid-19 si diffonde più rapidamente delle malattie considerate in questo studio.

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2) È più grave, e quindi provoca sia sofferenze maggiori sia costi notevolmente più alti al sistema sanitario.

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Ora, perché rallentare l’epidemia se il Covid-19 siamo destinati a contrarlo tutti?

1) Perché una percentuale non trascurabile degli ammalati avrà bisogno di cure mediche in ospedale. In molti casi, ci sarà bisogno di un ricovero di terapia intensiva.

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Poiché i posti in terapia intensiva sono limitati, se ci ammaliamo tutti insieme, molti non riceveranno le cure necessarie.

Oltre alle sofferenze dei malati e dei loro cari, i costi per il sistema sanitario saranno inevitabilmente alti.

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2) Perché possiamo sperare che col passare del tempo il virus muti e diventi meno aggressivo.

3) Infine, perché possiamo sperare che si riesca a produrre un vaccino.

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In conclusione: chiudere le scuole è utile?

Sì.

Però attenzione:

1) La chiusura diviene inutile se gli studenti, liberi dagli obblighi scolastici, si assembrano in altri luoghi dove possono trasmettere la malattia (palestre, discoteche, eccetera).

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2) Occhio ai nonni. Fargli fare babysitting li espone al contagio, e loro sono la categoria più vulnerabile della popolazione.

Rallentare l’epidemia è di vitale importanza. Per questo dobbiamo tenere duro.

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Post scriptm: il thread si trova srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza

Disclaimer 1, per quelli che copiano e incollano link in cui si attribuisce al comitato scientifico della Protezione Civile un parere negativo sulla chiusura delle scuole: per favore, leggete oltre i titoli.

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Da quanto riportano le cronache, il comitato teme che la chiusura per un periodo di tempo BREVE come quello stabilito dal governo potrebbe essere inefficace e che semmai sarebbe necessario un periodo più LUNGO.

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Disclaimer 2 per i colleghi: il paper è più complesso di come raccontato in questo thread. Tiene conto dei problemi di endogeneità e contiene molte altre informazioni.

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Per dirne due, l’autore analizza l’effetto di altre fonti di variazione esogena delle relazioni sociali, come gli scioperi dei trasporti, ed effettua un’analisi costi-benefici delle misure di contenimento (sempre rispetto alle tre malattie infettive considerate).

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Nel caso del Covid-19 ritengo che non abbia senso raccontare nel thread i risultati di tali analisi costi-benefici, visto il ben più alto tasso di gravità della malattia e la pressione che promette di esercitare sulle strutture sanitarie.

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Vi invito a leggere il paper per fare le vostre valutazioni. Sicuramente è molto interessante.

bit.ly/3cxPdaO

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Per una spiegazione chiara e accessibile delle differenze tra Covid-19 e influenza (una delle malattie infettive considerate in questo thread), rimando all'ottimo video di @RobertoBurioni su @MedicalFactsIT.

medicalfacts.it/2020/02/27/vid…