Thread by @LeoPatrignani

VIRUS: TESTA O CROCE?

Da giorni siamo protagonisti di una nuova sfida, che vinceremo solo se resteremo uniti... da separati.

Ho pensato di raccontarvi, con un esempio dal gioco d'azzardo, come funziona questo contagio. Pronti a scoprire cos'è la MARTINGALA?

Partiamo.

Immaginate di giocare con un amico a testa o croce. È una scommessa col 50% di probabilità di vittoria. Come un rosso/nero alla roulette (se non ci fosse il verde).

Sapete che c'è un modo per non perdere MAI?

Si chiama "martingala", e ora vi spiego perché è impraticabile.

Ve la faccio semplice: la vostra unità di puntata di partenza è 1 euro. Vincete il lancio di moneta? A quella dopo, puntate ancora 1 euro.
MA: se perdete una mano, a quella dopo puntate 2. E se perdete ancora, a quella dopo punterete 4, e così via, raddoppiando l'importo.

Naturalmente, appena il filotto negativo finisce, e vincete un lancio di moneta, tornate a puntare 1.

Così, in linea teorica, non perderete mai.

Perché? Facile. Dopo tre lanci avrete messo 1 + 2 + 4, ovvero 7. E avrete vinto 8 (il terzo lancio vincente).

Vale per tutti i filotti, fate una prova. Dopo 5 lanci avrete messo 1 + 2 + 4 + 8 + 16. Cioè 31. Per vincere 32 (il lancio vincente da 16). Ogni volta che vincete, anche se accade al dodicesimo lancio, il vostro bottino personale avanzerà di 1 unità (l'unità iniziale). E ora...

...vi spiego perché non è praticabile (altrimenti saremmo tutti ricchi sfondati), e cosa c'entra con il #coronavirus.

La martingala, a quanto si dice, nacque nelle corti francesi del XVIII secolo. In tutta teoria, è l'unico modo certo per battere sempre il banco. Ma...

Questo infallibile metodo ha una... falla. Un problemuccio da niente. Quale? I filotti negativi.

Dal momento che, per funzionare, vi costringe in caso di filotto negativo a mettere sempre il doppio della puntata precedente, dovrete disporre di molto denaro per farcela. Anzi...

Vi serve proprio un patrimonio infinito (e un banco che accetta puntate molto alte). Già, perché se è vero che le prime puntate sono abbordabili (1 + 2 + 4 + 8 + 16 + 32 + 64 + 128 + 256...) già al decimo tentativo iniziano i guai.

Perché?

Perché al decimo tentativo voi sarete costretti a puntare 512 euro per vincere 1024, ovvero i 512 appena messi + i 511 che avete perso fino a quel momento + il famoso euro iniziale di guadagno che si ottiene ogni volta che il filotto nero si interrompe.

E poi?

E poi, per dirla alla maniera in cui sicuramente l'avrà detta qualche francese a corte nel XVIII secolo, "son cazzi amari". Già, perché se prosegue la scia sfortunata voi dovrete mettere 1024, poi 2048, poi 4096, poi 8192, e via dicendo, trasformandovi nel Mascetti di Amici Miei.

Quindi: la martingala funziona perfettamente come modello matematico ma in nessun Casinò o sito di betting online potrete mai applicarla (se non per pochi colpi). Ma soprattutto, questo sistema vi fa capire la pericolosità subdola di continuare a raddoppiare la posta.

All'inizio vi sembra di avere budget e di farcela senza problemi, ma quando la sfiga non si ferma vi accorgete che non potete più permettervi la puntata successiva. Perdendo anche tutte quelle precedenti.

E veniamo, così, al coronavirus.

Ci hanno spiegato la questione del fattore R0: un paziente può infettarne circa 2 (sono stime spesso variabili, ma per l'esempio in questione prendiamo il valore 2 come riferimento, perché è proprio quello della martingala).

Cosa comporta questo fattore?

Comporta questo scenario: i contagi iniziali sono subdoli e all'apparenza non preoccupanti (avete un po' di denaro e raddoppiate la puntata per almeno 6/7 volte scherzandoci sopra), poi diventano ingestibili e gli ospedali impazziscono (la bancarotta illustrata sopra).

Questo meccanismo fa sì che, siccome siamo esseri umani bizzarri e pieni di difetti, il pericolo venga sottostimato nelle sue fasi iniziali per poi diventare una dannata catastrofe quando i numeri si fanno giganti.

Nessuno ha mai fatto il grano con la martingala.
Ma c'è un MA.

Noi in questa situazione siamo il banco.

Possiamo impedire a questo virus di dilagare, di servirsi della sua martingala per riempirci gli ospedali fino al collasso del sistema. Per farlo dobbiamo #restareacasa. E far scendere quel fattore R0.

Io non sono un matematico, né un virologo. Sono un autore di romanzi, studio materie non mie per passione e documentazione. Ma spero di aver fatto un esempio chiaro, specialmente per tutti i miei lettori più giovani. Io vi capisco, avete una voglia matta di uscire di casa.

Non fatelo.

Il virus è Thanos, è un destino "inevitabile" per l'umanità. Pensate, nella versione italiana di Avengers Endgame hanno usato un termine più raffinato ("ineluttabile") ma con un'accezione diversa. Ineluttabile significa "contro cui non si può lottare". Eppure...

Noi possiamo. Come hanno potuto Iron Man e gli altri. Noi possiamo lottare e vincere. Costerà sacrifici, non tutti di egual misura (il mio pensiero va dritto a tutti i medici e operatori sanitari, i nostri veri eroi), ma ci vedrà uscire dai guai e allontanare la minaccia.

Stiamo a casa, dunque. Reinventiamo il tempo, la vita. Leggiamo romanzi, facciamo qualche maratona tv (Harry Potter? Avengers? Il Signore degli Anelli?) e domani ci ricorderemo di questo periodo come di quello in cui abbiamo scoperto "quella storia che mi ha cambiato la vita"...

A me successe a 8 anni, con "Caccia alla meteora" di Jules Verne. Vent'anni dopo mi sarei messo a scrivere "Multiversum", dove proprio un asteroide minaccia la vita sulla Terra. Quel libro è il motivo per cui sono qui a parlarvi "da autore". Non da virologo. Non da matematico.

Se ho detto qualcosa di impreciso me ne scuso, nel caso fate finta che sia una grande metafora per invitarvi ad avere pazienza e coscienza. Ne usciremo.

Uniti, come gli Avengers, ma... separati.

Edit: naturalmente qui più che "paziente" intendevo "un infetto" (che può benissimo essere asintomatico e a zonzo).