Thread by @FabbioSabatini

Il lockdown non è fine a se stesso ma serve guadagnare TEMPO.

[Thread per ricordare il senso dei sacrifici che stiamo facendo, e scorgere la luce in fondo al tunnel]

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Tomas Pueyo la racconta molto bene su Medium.com (bit.ly/3dis6Bw): immaginate di trovarvi di fronte al peggior nemico che abbiate mai incontrato e di conoscerlo poco o nulla.

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Avete due opzioni: corrergli incontro sperando in un colpo di fortuna, o scappare per guadagnare tempo utile a prepararvi allo scontro. Qual è la più ragionevole?

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Il tempo serve per:

A) Frenare la crescita dei nuovi contagi e allentare la pressione sul sistema sanitario, consentendo di diminuire la letalità (non solo delle polmoniti da #coronavirus ma anche di tutte le altre malattie).

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Mediante lo studio di un campione casuale di 25.961 contagiati dal #covid19 a Wuhan, un team di ricercatori di Huazhong University e Harvard University ha stimato che all'inizio di gennaio (in assenza di lockdown) il tasso di riproduzione del virus a Wuhan era pari a 3,88.

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Significa che ogni persona infetta ne contagiava approssimativamente altre quattro.

Dopo la prima settimana di lockdown, il tasso di riproduzione è sceso a 1,36. Dopo poco più di tre settimane, era a 0,32 (bit.ly/334WCtT).

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Se il tasso di riproduzione è <1 l'epidemia si avvia all'estinzione.

Ieri a Wuhan sono stati registrati zero nuovi contagi autoctoni per il secondo giorno consecutivo.

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nytimes.com/2020/03/18/wor…

Gli ospedali da campo allestiti a tempo di record per accogliere il flusso di pazienti affetti da #covid19 sono stati chiusi.

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independent.co.uk/news/world/asi…

Ma la circolazione di un numero anche molto modesto di contagiati è sufficiente a far ripartire una crescita esponenziale dell'epidemia. Inoltre, il numero dei contagi non rilevati supera di gran lunga quello dei contagi registrati.

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bit.ly/2IUFa21

Dunque il lockdown è fondamentale ma da solo non è sufficiente. Vediamo a cos'altro serve il tempo.

B) Consentire ai guariti di tornare eventualmente al lavoro, sempre nel caso in cui si accerti che la guarigione garantisca l'immunizzazione, almeno per un certo periodo.

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C) Tamponare.

Se l'epidemia rallenta, avremo il tempo di rafforzare la nostra capacità di testing.

Così potremo...

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... farci un'idea più accurata dell'ordine di grandezza del nemico, di quali strategie siano più urgenti, quali categorie di persone abbiano bisogno di maggiore protezione e quali altre possano invece iniziare ad allentare le restrizioni.

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D) Organizzare un sistema di tracciamento digitale x individuare i potenziali contagiati, testarli e, nel caso, curarli in isolamento e ricostruire subito la loro rete di contatti negli ultimi 14 giorni, al fine, nuovamente, di testare, isolare, curare e tracciare.

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Sistemi del genere sono stati usati in Cina, Taiwan (bit.ly/394GjPf), Corea del Sud (bit.ly/39c4z1M) e Singapore (bit.ly/2Wwwirp).

Dobbiamo imitare questi paesi che sono riusciti a contenere l'epidemia limitando il numero di vittime.

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E) Rafforzare le truppe. Le cronache dalla Lombardia raccontano di medici e infermieri eroici che resistono in un sistema sanitario allo stremo, dove tute protettive e mascherine talvolta scarseggiano e le terapie intensive sono sature.

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Il tempo guadagnato serve anche a potenziare le strutture e le loro dotazioni. Avviare nuove produzioni di ventilatori, mascherine, tute e quant'altro serva a rifornire la prima linea.

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F) Diminuire il rischio di contagio del pubblico. Se le maschere smettessero di essere scarse, potrebbero acquistarle tutti per proteggersi e proteggere gli altri, contribuendo così a frenare la trasmissione del virus.

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G) Conoscere il virus e curare la malattia. La ricerca scientifica ha bisogno di tempo per capire meglio come si trasmette il virus. Il tempo consentirà ai ricercatori di testare nuove cure che possano diminuire il tasso di letalità e ridimensionare il problema.

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H) Ridimensionare il problema aiuta a guadagnare altro tempo. Che sarà usato per la ricerca di un vaccino.

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theguardian.com/world/2020/mar…

I) Sperare nell'intervento di fattori "esogeni" (cioè al di fuori del nostro controllo) che mitighino l'emergenza. Per esempio, il virus potrebbe mutare, come spiegato da @RobertoBurioni qui. Ma per mutare il virus ha bisogno di TEMPO.

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medicalfacts.it/2020/03/20/vid…

Se grazie al tempo guadagnato la pressione sul sistema sanitario e il tasso di letalità diminuiranno, se organizzeremo un sistema di tracciamento digitale seguendo il modello Corea del Sud x spezzare le catene di contagio e diminuire ulteriormente il tasso di trasmissione...

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... rafforzeremo il sistema sanitario e faremo progressi nella ricerca di terapie, mentre le persone guarite e/o meno a rischio torneranno a lavorare per rimettere in moto l'economia, allora potremo riacquistare le nostre libertà.

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Certo, sembra ragionevole prevedere che dovremo tornare ad affrontare le restrizioni in caso di nuove fasi di crescita dei contagi. Ma a quel punto saremo più preparati (anche psicologicamente) e avremo più armi per riportare, di volta in volta, l'epidemia sotto controllo.

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È probabile che il concetto di normalità resti a lungo diverso da quello cui eravamo abituati. Può darsi che dopo il rilassamento ci saranno altri lockdown.

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Ma ci abitueremo anche a questo, e col passare del tempo saremo via via sempre più capaci di contrastare il virus, sia individualmente sia collettivamente, e i progressi compiuti sosterranno il nostro morale.

Ripartiremo.

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Post scriptum: il thread si trova come sempre srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza.