Thread by @JohannesBuckler

Non esiste in italia un solo settore economico che non riceva soldi dallo Stato. Dall'industria alle banche, dai trasporti all'agricoltura, dallo sport al turismo, dalle telecomunicazioni alla finanza, dall'editoria allo spettacolo. Più che "Stato ladro", uno "Stato bancomat".

Dare aiuti alle imprese non è certo sbagliato. Tutti gli Stati del mondo sussidiano le proprie imprese. Dai aiuti sperando poi di ottenere risultati utili al Paese. Gli aiuti italiani si sono sempre distinti per una particolarità: quello di essere stati quasi sempre inutili.

Diamo soldi alla cultura. Bene, ma in Italia il "Diritto alla cultura" ha significato dare soldi a film come "Una cavalla tutta nuda", oppure "La ninfomane e il vampiro"
#MdT 1998 - Contributo di 4 miliardi di lire per "I giardini dell'eden di D'Alatri". Incasso 217 milioni

#MdT 1998 - Ministero dei beni culturali. Contributo di 2miliardi 903milioni di lire per il film "Zora la Vampira" dei Manetti Bros. Incasserà 300 milioni di lire.

#MdT 1998 - Ministero dei beni culturali. Contributo di circa 5 miliardi per il film "Tu ridi" dei Taviani. Incasserà 658 milioni di lire.
Contributo di quasi 7 miliardi per il film "Così ridevano" di D'Amelio. Incasserà 474 milioni.

#MdT 1999 - In base alla L 163/65, per i film italiani, previsto un contributo statale del 13% sugli incassi.

Esistono film più fortunati di altri. Alla fine del film riportano la scritta:"Pellicola di interesse culturale nazionale". Non devono preoccuparsi del bilancio o degli incassi, ci pensa lo Stato. Unico segno distintivo il flop. Garantito. Alcuni esempi.

"La ballata dei lavavetri" di Del Monte, con 2.269.000.000 di finanziamento e 67 milioni di incassi. Tra i film che hanno ricevuto finanziamenti c'è "Cronaca di un giovane caffelatte", "Spicciachiccicaticelo", "Ovvero, un'altra carocchia", "Lucifero, Satana e Belzebù".

La cosa incredibile è che, nel 1998, su 670 film finanziati, 210 non sono mai arrivati nelle sale. In molti altri casi al cinema ci sono andato solo amici e parenti del regista o degli attori.
"Mezza Estate" di Costantini ha incassato 185.000 lire.
"Extra" di Fernandez 334.000.

Accanto ai sussidi stanziati in pre-produzione, ne spuntano altri a cui si accede a lavori già terminati e di cui godono autori e case di produzione. E siamo all'assurdo. I soldi sono distribuiti in maniera automatica sulla base degli incassi.Chi incassa di più riceve più soldi.

Nel 2012 un grosso contributi è stato dato a Leonardo Pieraccioni per “Una moglie bellissima” (€ 2.373.369).
A ricevere l’importo maggiore però Neri Parenti per i tre “Natali”: a Rio, in Crociera e a New York.

Un caso grottesco. #MdT 1998 - Il Dipartimento Spettacolo della Presidenza del Consiglio ha dato un contributo di 1 miliardo e 178 milioni al film "Totò che visse due volte" perché reputato un film di "interesse culturale nazionale". Non la pensò così il Dipartimento spettacolo.

La commissione per la censura non concesse il nulla osta di proiezione al pubblico al film di Ciprì e Maresco perché giudicato degradante per "la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell'umanità".
Quindi venne "Vietato a tutti".

Ciprì e Maresco furono processati per vilipendio alla religione e truffa a carico dello Stato. Nel 2001 sono stati assolti perché "il fatto non sussiste".
"Totò che visse due volte" è l'ultimo caso di censura preventiva messo in atto dallo Stato italiano.