#MdT 11/06/1557 – Oggi, dopo la morte del nonno Giovanni III, è diventato il sedicesimo re del Portogallo e dell'Algarve col nome di Sebastiano I. Ha solo tre anni, ma questo non è un problema.
Il padre, Giovanni Manuele d'Aviz, è morto il giorno della sua nascita.
Il padre, Giovanni Manuele d'Aviz, è morto il giorno della sua nascita.
La madre, Giovanna d'Asburgo, lo ha abbandonato a soli tre mesi chiudendosi in un convento.
All’età di 24 anni, deciso a rafforzare l'influenza portoghese sul Marocco e animato da fervore crociato, si è messo a capo di una flotta di 800 navi e circa 20.000 uomini.
All’età di 24 anni, deciso a rafforzare l'influenza portoghese sul Marocco e animato da fervore crociato, si è messo a capo di una flotta di 800 navi e circa 20.000 uomini.
#MdT 04/08/1578 - Nella battaglia di Alcazarquivir ha di fronte l’esercito dell suo rivale Mulay Abd al-Malik, che ha ben 40.000 cavalieri. Dopo una battaglia di 5 ore poche centinaia di cavalieri portoghesi rimangono in pedi.
Una sconfitta bruciante. Sebastiano I scompare.
Una sconfitta bruciante. Sebastiano I scompare.
#MdT 1598 – Filippo II di Spagna muore. E Sebastiano I riappare, inviando da Roma due missive con tanto di sigillo reale. I portoghesi impazziscono di gioia per il ritorno del loro Sebastiano. Tutto è bene quel che finisce bene.
Sebastiano I è tornato, e il suo ritorno ha sconvolto l'equilibrio europeo. Lui, simbolo della perduta indipendenza nazionale. Appoggiato dal re di Francia Enrico IV, durante il suo soggiorno a Venezia, diventa il “Sebastião de Veneza”.
In realtà le cose non sono quello che sembrano. Perché il “Sebastião de Veneza” è in realtà il “Charlatàn Calabrés”, tale Marco Tullio Catizone, nato a Magisano, un casale di Taverna in provincia di Catanzaro.
Un impostore quindi. Finanziato da nobili e religiosi portoghesi esiliati in Italia è diventato il centro di una lotta diplomatica tra le grandi potenze dell’epoca. Malgrado non conoscesse una sola parola della lingua portoghese. Strano per il re del Portogallo.
Come andò a finire? Male. Una volta smascherato le autorità veneziane lo arrestano. Il 15 dicembre del 1600, il Catizone viene rimesso in libertà con un decreto di espulsione da tutto il territorio della Repubblica, pena dieci anni di galera.
Una volta arrivato a Firenze viene arrestato. E condannato il 20 maggio 1602 alla galera a vita. Ma Filippo III lo vuole in Spagna e così avviene.
Dopo un tentativo di riallacciare rapporti con i portoghesi ostili alla dominazione spagnola, viene condannato a morte.
Dopo un tentativo di riallacciare rapporti con i portoghesi ostili alla dominazione spagnola, viene condannato a morte.
La storia si conclude il 27 settembre 1603 con l'impiccagione del Catizone eseguita nella pubblica piazza di Sanlucar.
Il corpo del vero Sebastiano I del Portogallo, morto durante la battaglia di Alcazarquivir del 1578, non fu mai ritrovato.
Il corpo del vero Sebastiano I del Portogallo, morto durante la battaglia di Alcazarquivir del 1578, non fu mai ritrovato.
La leggenda del ritorno di Sebastiano favorì la nascita di un movimento definito "sebastianismo". Collegava il ritorno del re scomparso al riscatto dell'identità nazionale portoghese, l'attesa in vista dell'arrivo di un eroe capace di riportare il Paese all'antico splendore.
