,
10 tweets,
4 min read
Read on Twitter
Vivace confronto oggi ai @contidellabelva con @ogiannino @phastidio e @recifar sulla legittimazione dell'opportunismo individuale a scapito del principio di equità sociale. Mario, un neo pre-pensionato con #Quota100, ci ha telefonato in diretta per spiegarci che... (1/n)
... è grato a questo Governo (sul quale tuttavia condivide in generale le nostre critiche di merito) perché gli ha dato la pensione a 64 anni, mentre i partiti di sinistra che aveva votato prima non gli avevano offerto questa opportunità. Apriti cielo... (2/n)
L'ascoltatore, anche grazie al tono garbato e amichevole, è stato ringraziato dai miei colleghi, che hanno osservato come egli desse voce al pensiero comune degli italiani. La responsabilità era semmai da attribuire ai politici che li hanno ingannati su #Quota100. Dissento. (3/n)
Dissento sullo sdoganamento pubblico dell'opportunismo individuale, che pur giuridicamente legittimo, rimane profondamente iniquo, e come tale va descritto agli ascoltatori. Ovviamente condivido con i colleghi (e con gli altri analisti) il giudizio negativo su#Quota100... (4/n)
...ma il punto qui è sul giudizio da dare in merito al comportamento del singolo, che, approfittando di un sussidio statale, critica i partiti che non glielo avevano offerto prima. Il pre-pensionato Mario ha fatto una scelta individualmente legittima ma socialmente iniqua. (5/n)
La partecipazione politica, infatti, non si limita all'espressione elettorale, ma include molte altre scelte individuali, tra le quali va certamente inclusa la scelta di usufruire di un beneficio iniquo, asimmetrico e gravemente lesivo degli equilibri intergenerazionali. (6/n)
L'opportunismo individuale, in questo caso perfettamente legale grazie al provvedimento del Governo populista, non può essere considerato neutro - o peggio, pubblicamente commendevole - se produce chiari e oggettivi effetti di iniquità sociale. (7/n)
E infine, il dilemma: ma #Quota100 è "di sinistra"? E qui devo dissentire bonariamente anche da @silvia_sb_ che peraltro col suo tweet ha avviato questa riflessione. Un dato: la spesa previdenziale italiana ha incidenza doppia sul PIL vs media OCSE: qui la tabella (8/n) 
La "sinistra" in Italia (se volete chiamarla così) ha privilegiato i pensionati e penalizzato i giovani. Ora, con le scellerate politiche del Governo populista, l'incidenza di pensioni+social expenditures salirà ancora: dal 19.9% nel 2018 al 20.8% in 2021 (HT: @gianlucac1). (9/n)
E' dunque "di sinistra" devastare l'equilibrio pensionistico intergenerazionale? E promettere agli elettori più anziani quello che vogliono sentirsi dire, facendo esplodere deficit e debito? Evidentemente sì. Anche per questo rimango testardamente liberale. (10/10)
