Allora ero un’educatrice che applicava terapie innovative per l’epoca (siamo nel 1938), rivoluzionarie nell’insegnamento, rivolte ai bambini con problemi di udito e linguaggio.
Eppure sono ricordata solo per quell’episodio
Iniziato con un furto con scasso avvenuto nella mia abitazione e la convocazione del tribunale di Los Angeles come testimone.
Era il 9 novembre 1938. Avevo 28 anni.
Mai avrei immaginato quel che sarebbe successo
A quando il giudice sospese per cinque giorni il processo intimandomi di tornare con un abbigliamento più femminile. Quello che il giudice non sapeva, è che mai avrei ubbidito ad una richiesta del genere.
Ritornai con un bel paio di pantaloni.
In fondo qualche giorno in prigione avrebbe potuto aiutare tutte le altre donne a liberarsi da uomini anti-pantalonisti.
Il giudice mi guardò con disprezzo e mi condannò a 5 giorni di prigione.
Una donna che “osò” indossare un paio di pantaloni.