Thread by @blutarski_bluto

AGGIORNAMENTI DAL ROJAVA – SIRIA DEL NORD
GIORNO 14 (22/10/2019) – Ore 10:00

👉 Oggi alle 19 termina il "cessate il fuoco", macabro countdown sulle TV turche
👉 La Turchia ha violato la tregua per 37 volte uccidendo 57 combattenti SDF e ferendone 90.

👉 Accordo tra SDF, Esercito Siriano e Russia per pattugliamento confine
👉 Furti e saccheggi a Serekaniye da parte dei mercenari turco/jhiadisti
👉 Le foto e le testimonianze dei civili e dei combattenti colpiti con fosforo bianco

Alle 19 di oggi scadrà il termine del “cessate il fuoco” concordato da USA e Turchia. La tregua non è mai stata realmente rispettata dalla Turchia che han continuato ad attaccare e bombardare sia nell’area compresa tra Serekaniye e Tal Abyad, sia nei pressi di Kobane e Manbij.

Il capo delle pubbliche relazioni delle SDF Redur Xelil, ha dichiarato che a partire dal 18 Ottobre la Turchia ha violato per ben 37 volte il cessate il fuoco, attraverso 10 raid aerei e 27 attacchi di terra; 57 combattenti delle SDF sono stati uccisi e 90 sono rimasti feriti.

La fine del cessate il fuoco viene accompagnato su diverse TV turche da un macabro countdown come si può vedere in questa still tratta dalla tv TRT, che si da il caso essere il canale statale.

Dal tardo pomeriggio di ieri le truppe dell’esercito siriano, insieme ad almeno 50 militari russi, si sono diretti verso Qamishlo dove in serata hanno tenuto un incontro con le SDF; è stato raggiunto un accordo per il pattugliamento congiunto (SDF – Esercito siriano + russi)

Il pattugliamento avverà nelle zone di confine tra Qamishlo e Derik (ad est) e Qamishlo e Dirbêsiyê (ad ovest. A conferma dell’accordo intorno alle 9 di questa mattina, l’esercito siriano è entrato nella città di Dirbêsiyê.

Nuove conferme su furti e saccheggi compiuti dai mercenari turco/jhiadisti arrivano dall’SOHR; una fonte locale ha confermato che dopo il ritiro delle forze democratiche siriane dalla città di Serekaniye, stanno avvenendo operazioni di saccheggio e furto ->

sia nei negozi che nella case dei cittadini. Ad essere rubato è letteralmente qualsiasi cosa: mobili, televisioni, cibo, cellulari e motociclette che poi vengono rivenduti in un mercato di Tal Halaf.

syriahr.com/en/?p=144696

ATTENZIONE IMMAGINI FORTI

Un articolo pubblicato ieri su Newsweek, denuncia l’utilizzo di armi proibite da parte della Turchia contro la popolazione civile corredando il tutto con testimonianze e fotografia molto forti.

bit.ly/2J9OUGh

La giornalista freelance Thea Pedersen, che ha documentato le ustioni da fosforo bianco negli ospedali della Siria nord-orientale, ha descritto scene molto forti con pelle scolorita e morta che, nonostante decenni di esperienza, i medici hanno detto di “non aver mai visto prima“.

“Era tutto in fiamme. Non c’erano proiettili. Solo fuoco” sussurra un combattente delle forze democratiche siriane di 19 anni da un letto d’ospedale a Hasakah, avendo difficoltà a parlare e muoversi a causa delle gravi ustioni provocate dal fuoco.

Essendo uno specialista delle malattie endemiche e un medico da oltre 40 anni, il dottor Abas Mansura, 65 anni, non ha mai “visto nulla di simile”.
“La loro pelle è diventata tutta nera, come se una sostanza è bruciata attraverso la pelle o come plastica sul loro corpo“.

“Non avrei essere vivo. Sono stato fortunato. Questo è ciò sta facendo Erdogan”, afferma l’insegnante trentenne Siban Faisal che è stato ferito – e ora ha ferite infette – da un attacco aereo ad Ayn Issa dove ha perso quattro dei suoi amici nello stesso attacco.

Mohammed Hamid, 13 anni, colpito dalle armi proibite (probabilmente fosforo bianco) usate dalla Turchia a #Serekaniye.
Inizialmente trasferito nel Kurdistan Iracheno, oggi partirà alla volta della Francia per ricevere cure più avanzate.

Mohammed fa il segno della vittoria e dice di voler ritornare a #Serekaniye, dove ora ci sono quelli che gli hanno fatto questo.

#Erdogan criminale di guerra.
Comunità internazionale complice.

Migliaia di persone in strada questa mattina a #Kobane per protestare contro l'invasione turca e denunciare il silenzio complice della comunità internazionale.

I grandi amiconi oggi decideranno se milioni di persone devono vivere o morire.
Voi dovete morì, gonfi possibilmente.

https://twitter.com/i/status/1186613672078131201

Vi consiglio vivamente di leggere questa bellissima e struggente lettera di @Delilsouleman, fotoreporter curdo che ha raccontato con le sue immagini la guerra di liberazione contro ISIS.

"Assurdo e senza senso"

Ne riprendo alcune parti

correspondent.afp.com/absurd-and-mea…

"Quando è nato mio figlio, lo abbiamo chiamato Avan. Significa prospero, fiorente e speravo che il nome riflettesse il percorso che avrebbe preso la sua vita. È passato un anno e penso: come hai potuto dargli un nome del genere?"

Sono un curdo della Siria e fotografo da anni la guerra di questo paese. Ho visto morte, distruzione, disperazione, sofferenza. Ma poi tornavo sempre nella sicurezza di casa.
C'è stato anche un tempo in cui pensavo davvero che ci fosse un po' di giustizia in questo mondo.

Le ultime settimane hanno capovolto il nostro mondo. Non sento più la giustizia in nulla. Tutto è diventato assurdo e insignificante. I giorni scorsi mi hanno insegnato la verità di questo universo - che ruota in un inferno indifferente.

Prima fotografavo le battaglie che accadevano altrove e poi tornavo a casa per riposare. Ma ora vengo a testimoniare battaglie e bombardamenti a casa mia, dove trovo lo stesso destino, la stessa fatica, la stessa assenza di sicurezza.
La paura ci accompagna anche a letto.

L'altro giorno sono tornato a casa dopo aver coperto le feroci battaglie di Sari Kani (Ras al-Ain). Ho aperto la porta e mio figlio stava piangendo perché ha sentito la nostra città essere bombardata. Era la prima volta che sentiva queste cose da quando era nato. Lo terrorizzava.

Poteva solo addormentarsi mentre giaceva sul mio petto, mentre le sue lacrime si asciugavano sulle guance. Ho continuato a guardarlo durante la notte. Si svegliò piangendo, poi tornò a dormire, terrorizzato.

Onestamente, non avrei mai pensato che il mondo avrebbe chiuso un occhio su ciò che sta accadendo ai curdi in Siria. È difficile scattare foto di persone che muoiono, i loro cuori spezzati perché muoiono sapendo che il loro paese sarà occupato.

Ci sono sempre scene che risaltano nella tua mente quando copri la guerra. E così è questa volta. Una donna che balla al funerale di suo fratello. Ballò e le lacrime le rigarono le guance. Una ragazza che piange sulla tomba della sua amata.

Spesso mentre faccio foto, i miei occhi si riempiono di lacrime. Forse perché condivido lo stesso destino con le persone nel mirino.
Avevo molti desideri e sogni che speravo di soddisfare.
Ma ora tutto intorno a me parla di disastro.

Desideri e sogni si sono dissipati con i venti dell'alba.

Scrivo queste parole mentre una brezza fredda mi avvolge le dita e un destino sconosciuto ci sta aspettando in questa terra dove volevo vivere tutta la mia vita con la mia famiglia."