Confesso di aver speso anni di analisi per rimuovere quell’angoscia che la vista di un viso straziato dalla morte di chi si ama genera
Il dolore di una morte da incidente è particolare, perché inaspettato, e lo shock diventa delle manifestazioni altrettanto inaspettate.
Mi chiedevo sempre, chissà come reagirei io.
Perché è la colpa che in quei primi attimi genera una spinta a sopravvivere al dolore.
Talvolta era colpa mista a incoscienza.
Talvolta persino a spregio della vita stessa.
E altre volte, le più dolorose da accettare dal punto di vista delle vittime, era colpa mista a fatalità oppure quello che in diritto chiamiamo
E cioè un evento che accade perché sia la vittima che l’investitore hanno tenuto comportamenti potenzialmente pericolosi.
Io non sono un Giudice e non indago come fa la magistratura.
Nel frattempo sarebbe ragionevole astenersi dall’emettere condanne, dal definire le morti come questione di “alta borghesia” romana, dal generalizzare sui sedicenni o sui figli di papà.