Thread by @FabbioSabatini

Proviamo a unire i puntini tra le sparate di Borghi, Bagnai e Savona degli ultimi giorni.

(Thread lungo e inadatto ai social per persone pazienti che vogliono capire dove ci portano le intenzioni del governo.

Spoiler: fuori dall'euro).

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In un'intervista a Repubblica (bit.ly/2KlbSw8) Borghi riafferma in toto il suo stupidario. Non vuole che l'Ialia esca dall'euro perché non è nel contratto di governo, dice.

MA:

I minibot si faranno nonostante la contrarietà di Tria che "è soltanto un tecnico".
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Pazienza se i foglietti con la faccia di Tardelli costituiranno una moneta parallela usata per "monetizzare" il deficit (cioè finanziare parte della spesa pubblica non coperta dalle tasse) e quindi ci collocheranno fuori dall'€ (come spiegato qui:

https://twitter.com/FabbioSabatini/status/1134395502915665920?s=20

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Per inciso, è appena il caso di notare che, secondo Borghi: "L'unico modo per non far emergere quel debito è non pagarlo mai".
Come suona? Vi piace ancora l'idea di accettare minibot come mezzo di pagamento, che so, degli stipendi o negli scambi commerciali? No? Strano.
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Alla giornalista che giustamente fa notare l'incompatibilità di questo disegno coi trattati europei, Borghi risponde sornione:

"Avevano detto che l'euro è irreversibile. Se a distruggerlo bastasse una piccola cosa come i minibot..."
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Spero che qui l'inganno sia evidente anche ai + distratti. Non è che le fantasie sovraniste distruggeranno l'€. Tutt'altro. Distruggeranno solo l'🇮🇹, che uscirà dall'€ e dall'UE. I quali, dopo la scossa e la convalescenza, rimarranno vivi e torneranno in buona salute.
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Ma continuiamo a unire i puntini: l'intervista di Bagnai al Corriere (bit.ly/2WJFeWH). Anche lui non vuole che l'Ialia esca dall'euro perché non è nel contratto di governo, dice.

MA:

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Annuncia di aver depositato in Commissione Finanze del Senato un disegno di legge per cancellare l'autonomia della Banca d'Italia: nel suo disegno, "La metà dei membri sarà di nomina governativa e l'altra metà eletta dal Parlamento".
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In pratica, dopo il "divorzio" del 1981, la Banca d'Italia e il Tesoro torneranno a essere "sposati". A che serve? Ad assoggettare nuovamente al governo l'autorità di politica monetaria.

Perché?

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Perché così il Tesoro potrà ordinare alla Banca di comprare i titoli con cui finanziare la spesa in deficit, senza prendersi la briga di collocarli sul mercato. La solita furbata: pagare prebende elettorali stampando lire, spendere senza limiti, creare ricchezza dal nulla
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Di nuovo, questo collocherà l'Italia fuori dall'euro, ma pazienza.

Continuiamo a unire i puntini e arriviamo al primo discorso ufficiale di Savona da presidente della Consob, venerdì (bit.ly/2wVU5TI).
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Questo è più difficile da commentare perché si tratta di un lungo delirio senza capo ne coda, ma vale la pena soffermarsi su un punto: dice Savona che l'Italia può permettersi un rapporto tra debito e Pil del 200%, che sarebbe comunque più basso di quello del Giappone.
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Una dinamica del debito che, di nuovo, ci collocherebbe fuori dall'eurozona.

Come? Qui l'ex professore si fa sibillino. Il Giappone monetizza in parte il deficit, cioè finanzia una parte della spesa stampando moneta. Una pratica proibita nell'eurozona.
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Può permetterselo non solo perché non fa parte di un'unione monetaria, ma anche (soprattutto) perché, diversamente da noi, ha la fiducia di investitori e risparmiatori (che di noi, invece, non si fidano; strano).
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Ma l'arma segreta di Savona è un'altra: il risparmio privato, dice. Se tutti usassimo i nostri risparmi per comprare Btp, allora il governo potrebbe spendere in deficit oltre i vincoli stabiliti dai trattati senza dover aumentare i rendimenti e neutralizzando lo spread
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Peccato che, in caso di uscita dall'€, i titoli di Stato si trasformerebbero in carta straccia. Come fare allora a convincere i risparmiatori a comprare Btp anziché Bund o più semplicemente tenere gli € sotto il materasso? Non bisogna convincerli: basta obbligarli.
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L'autarchia. La versione moderna dei prestiti forzosi e del fascistissimo oro alla patria.

Insomma, dove vogliono arrivare? Ci sono due possibilità, che non si escludono a vicenda.

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Tutte le azioni indicate finora avrebbero come esito finale l'uscita dall'€. Del resto B., B. e S. (nonché Salvini e Casaleggio, che ne sono i datori di lavoro) non hanno mai fatto mistero di auspicare il ritorno alla lira e la disgregazione dell'Europa.
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La prima possibilità è dunque che stiano creando le condizioni per la "tempesta pefetta": una crisi finanziaria e politica tale tale da forzare l'uscita dell'Italia dall'euro senza che loro siano costretti ad assumersene la responsabilità politica.
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In tal caso Lega e 5S contano sulla forza della propaganda per convincere gli elettori che la colpa sia dell'Europa, di Soros e di chissà quale altro "potere forte", coalizzando ancora una volta contro nemici immaginari un "paese reale" sempre più distaccato dalla realtà.
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L'altra possibilità è che gli irresponsabili vogliano solo convincere i nostri partner di essere davvero pronti a uscire dall'euro, per guadagnare forza contrattuale e mendicare l'aiuto e la tolleranza dell'Europa.
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Confidano che Italexit affondera l'intera eurozona e che l'Europa vorrà fare di tutto per evitarlo. Cosa vogliono? La libertà di spendere in deficit senza limiti per finanziare le prebende elettorali, con la "copertura" della Banca Centrale Europea.
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Non dimentichiamo mai che il governo deve trovare 30 miliardi entro novembre per evitare l'aumento dell'Iva, e non ha ancora neanche iniziato a cercarli.

Peggio, non ha mostrato alcuna intenzione di cercarli.

"Regalateci ricchezza o vi contageremo" insomma.

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Il problema è che sono così poco preparati e talmente accecati dal potere (e da un ottimismo che sconfina nella stupidità) da non vedere che, dopo alcuni forti scossoni, l'Europa e l'euro sopravviveranno alla nostra autodistruzione.
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Per questo non c'è un solo paese europeo (nemmeno quelli di Visegrad alleati di Salvini) che sia disposto a trattare con noi.
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Ma soprattutto non hanno i mezzi per capire che non sarebbero minimamente in grado di gestire una trattativa del genere. Le crisi finanziarie possono svilupparsi con una rapidità fulminante e diventare incontrollabili nel giro di pochi giorni.
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Anche se non volessero davvero farci uscire dall'euro,
continuando su questa strada finirebbero probabilmente per essere costretti a farlo.
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Per i vari B. B. e S. è un rischio accettabile, perché sono convinti che tornare alla lira ci trasformerebbe in un nuovo Bengodi. Quindi tanto peggio tanto meglio.
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Salvini e gli altri forse confidano ancora che quello dei loro "economisti" sia un fruttuoso bluff, senza rendersi conto questi ultimi non hanno il controllo della situazione.
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Comunque sia, siamo governati da pifferai che fanno danzare allegramente il paese sull'orlo del baratro.

Ai tifosi gialloverdi non resta che chiedere: siete disposti a correre il rischio? Davvero le carezze ai vostri istinti xenofobi valgono più dei vostri soldi?
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Post scriptum: il thread si trova srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie infinite per la pazienza.
E perdonatemi (soprattutto i colleghi) per alcune semplificazioni.