Thread by @JohannesBuckler

Albino è nato nel 1932. Pur giovane è entrato a far parte del Reggimento Savoia Cavalleria a Grosseto. Arruolato nonostante problemi di vista a un occhio.
Nella campagna di Russia era con il Reggimento nella straordinaria carica di Isbuschenskij, dove si è coperto di gloria.

Un vero eroe. Ha salvato la vita a molti soldati italiani in pericolo dopo lo sfondamento del fronte da parte delle truppe sovietiche. Era nel 2° squadrone con il sergente maggiore Giuseppe Fantini, che è morto in combattimento.

Lui è rimasto ferito, ma è riuscito a rientrare in Italia con il Reggimento.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 è entrato a far parte della R.S.I., inquadrato nello Squadrone autonomo Stato Maggiore Esercito e si è arreso ai reparti alleati, con gli onori militari, presso il Comando di zona di Via Verdi, a Milano.

#MdT 21/10/1960 – Alla veneranda età di ventotto anni, oggi Albino è morto. Già. Un’età ragguardevole per uno splendido baio nato nel 1932.
Dopo la guerra era stato venduto a un contadino, per tirare il carretto.

Fortunatamente il colonnello Alessandro Bettoni Cazzago, comandante del "Savoia", e il vecchio comandante il capitano Francesco Saverio De Leone, lo avevano ritrovato a Somma Lombarda. Acquistato e donato al Reggimento, trasferito dalla sede storica di Milano a Merano.

Finalmente con un po’ di serenità circondato da mille attenzioni in un box tutto suo. A fargli compagnia. Mariolino, un asinello.
In un box tappezzato di fotografie e letterine che i bambini gli scrivono da tutta Italia.

Ormai cieco e indebolito, ogni volta che sentiva uno squillo di tromba drizzava ancora le orecchie e si metteva pronto alla carica.

Tre giorni dopo la morte di Alino muore d’infarto anche Mariolino, l’asinello con cui aveva trascorso gli ultimi anni di vita.
Albino è custodito, imbalsamato, nel museo della caserma del Reggimento Savoia Cavalleria.a Grosseto.
Un vero eroe.