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Ieri vi ho parlato del vero problema di Rosarno, la ‘ndràngheta.
E avevo chiuso il thread parlando di un giovane.
Un giovane che anni fa, con altri compagni, provò a sconfiggerla la ndràngheta.

Questa è la sua storia.
Peppe è nato a Rosarno il 1 marzo 1950. In realtà quello è il giorno in cui è stato registrato all’anagrafe.
Probabilmente lui è nato il 14 febbraio. O forse il 21.
La sua è una famiglia di contadini. La mamma Caterina, lo ha messo al mondo, primo e unico maschio della famiglia
E il capofamiglia è Antonio, il papà, che ha festeggiato la nascita con un bicchiere di vino per poi tornare di corsa alla campagna.
Perchè prima c'è sempre la campagna.
Per registrare quel suo bambino c’è sempre tempo.
Peppe è vivace, ma è' fatto per lo studio. Prima la maturità classica presso il Liceo Ginnasio Pizi di Palmi e poi la laurea in Lettere classiche presso l’Università di Messina nel 1974.
(nella foto con i genitori il giorno della laurea)
"Peppe è un professore, un intellettuale che sa leggere la speranza negli sguardi dei bambini e dei ragazzi del suo paese anche quando la speranza non esiste”.
Collabora agli scavi nel sito archeologico di Medma e approfondisce studi sulla civiltà magno-greca
A metà degli anni '70 si iscrive al Partito Comunista Italiano e diventa segretario della sezione di Rosarno.
Viene in seguito eletto consigliere comunale di Rosarno per il Pci.
Dirigente del Pci sempre accanto agli operai, braccianti agricoli, studenti.
Per tutelare i diritti, il lavoro, lo sviluppo sociale-culturale-economico della Piana di Gioia Tauro e della Calabria e contrastare lo strapotere 'ndranghetista e del malaffare.
Con la sua amata Carmela di tanto in tanto va ad ascoltare concerti.
Peppe ripete che “noi comunisti abbiamo il dovere di lottare affinché anche le arti diventino conoscenza, patrimonio e delizia di tutte le classi sociali, anche le più umili”.
Hanno deciso di sposarsi. Carmela è professoressa a Galatro e Peppe, ne è certo, avrà presto anche lui la sua lavagna da riempire ogni mattina.
Ora è precario.
#MdT 1980 – Elezioni a Rosarno.
La campagna elettorale è infuocata. Nei comizi il tema centrale del Pci (e di Peppe) è la lotta contro i boss.
Le cosche però hanno reagito.
I manifesti del Pc, freschi di affissione, vengono staccati e capovolti.
A 16 giorni dal voto hanno incendiato la macchina del compagno e amico Peppino. Non contenti hanno dato fuoco anche alla sezione del partito.

Ma Peppe ha reagito. E' salito sul palco in Vignaioli, nel cuore di Rosarno. e ha pronunciato parole di fuoco contro le cosche.
“Non sappiamo chi è stato. Ma chiunque esso sia non ci fa paura, anzi ci spinge ad intensificare la lotta”
“Se pensate di intimidirci non ci riuscirete. I comunisti non si piegheranno mai"
Lui, Peppe, 30 anni, precario della legge 285.
Segretario della sezione Pci di Rosarno.
E giù comizi nei giorni successivi. Nei quartieri popolari, per incoraggiare la gente a votarli. A gente che vive accanto alle case dei boss.
E lui, il principe dei Boss, Giuseppe Pesce, che resta a Rosarno fino ai giorni del voto, minacciando la gente ai seggi.
MdT 11/06/1980 - La ‘ndràngheta, che invitava a votare il candidato Psi, è stata sconfitta.

Hanno avuto un grande successo e domani mattina Peppe rivedrà la sua Carmela dopo giorni di falci e martelli, bandiere rosse e schede elettorali.
Ma prima, per festeggiare, tutti a cena in una trattoria di Marina di Nicotera, a 10 Km da Rosarno.
Ci sono nove compagni, che con lui hanno reso possibile questa straordinaria vittoria.
Tra questi il suo amico Peppino, 42 anni, obiettivo di minacce e gravi attentati
#MdT 11/06/1980 “Abbiamo lavorato sodo, non possiamo avere rimorsi, la cena ce la meritiamo".
Si festeggia. Poi si fa tardi. E' il momento di andare a casa a riposare.
I compagni si salutano, si scambiano le ultime battute scherzose.
Si avviano alle auto.
Peppe si dirige verso la sua, una Fiat 126 verde che ha parcheggiato un po' distante dal locale, a ridosso di un fitto agrumeto. Sorride.
Si torna a casa finalmente. Dalla sua famiglia. dalla sua amata Carmela.

Il seguito nel prossimo thread.
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