E avevo chiuso il thread parlando di un giovane.
Un giovane che anni fa, con altri compagni, provò a sconfiggerla la ndràngheta.
Questa è la sua storia.
Probabilmente lui è nato il 14 febbraio. O forse il 21.
La sua è una famiglia di contadini. La mamma Caterina, lo ha messo al mondo, primo e unico maschio della famiglia
Perchè prima c'è sempre la campagna.
Per registrare quel suo bambino c’è sempre tempo.
Viene in seguito eletto consigliere comunale di Rosarno per il Pci.
Peppe ripete che “noi comunisti abbiamo il dovere di lottare affinché anche le arti diventino conoscenza, patrimonio e delizia di tutte le classi sociali, anche le più umili”.
Ora è precario.
La campagna elettorale è infuocata. Nei comizi il tema centrale del Pci (e di Peppe) è la lotta contro i boss.
Le cosche però hanno reagito.
I manifesti del Pc, freschi di affissione, vengono staccati e capovolti.
E lui, il principe dei Boss, Giuseppe Pesce, che resta a Rosarno fino ai giorni del voto, minacciando la gente ai seggi.
Hanno avuto un grande successo e domani mattina Peppe rivedrà la sua Carmela dopo giorni di falci e martelli, bandiere rosse e schede elettorali.
Ci sono nove compagni, che con lui hanno reso possibile questa straordinaria vittoria.
Tra questi il suo amico Peppino, 42 anni, obiettivo di minacce e gravi attentati
Si festeggia. Poi si fa tardi. E' il momento di andare a casa a riposare.
I compagni si salutano, si scambiano le ultime battute scherzose.
Si avviano alle auto.
Si torna a casa finalmente. Dalla sua famiglia. dalla sua amata Carmela.
Il seguito nel prossimo thread.