Thread by @gio_prankster

L'AMORE PER DANIELE DE ROSSI

- UN THREAD SENTIMENTALE -

(non essendo né romano, né romanista)

#DDR16 #DDR #DanieleDeRossi #DeRossi

Innamorarsi del De Rossi ventenne durante la stagione 2003/2004, quella in cui di fatto si è imposto nella Roma come titolare (o quasi), è stato disgustosamente facile. Qualunque caratteristica dovesse avere 'il centrocampista' lui ce l'aveva.

Tocco? C'è. Visione? Pure. Grinta? Non scherziamo. Carisma? A pacchi. Personalità? Anche troppa.

Un giocatore completissimo in grado di ritagliarsi minuti in una squadra che proprio scarsa non era, anzi. Ai tempi, DDR era una mezzala clamorosa e potenzialmente onnipotente.

Innamorarsi è stato facile come al liceo (anche perché ero al liceo). Quel biondino lì aveva scritto in faccia: "Io sono il futuro della Nazionale". E non ci credi?

Ai tempi era ancora lecito sperare nella generazione dei nati degli anni 80 (poi non proprio solidissima).

Personalmente, conosco il momento preciso in cui mi son preso la cotta e sono impazzito per lui. Quando ha fatto "quella cosa là", quel controllo più dribbling tutto in palleggio, non ricordo più in che partita né in che momento della stagione.

Poi, negli anni del post Calciopoli, da interista, dire di ammirare De Rossi non è più stato così semplice. Qualche frase sugli arbitri qua, un paio di rosicate post partita là. E io un po' ho sofferto.

Così come ho sofferto da morire quando l'hanno espulso, ai Mondiali 2006, contro gli USA. Per i quattro o cinque anni successivi, ogni volta che vedevo gomitate identiche non sanzionate, pensavo sempre a quanto è stato stronzo il destino con DDR.

Va anche detto che il rigore che il nostro si concede in finale è una piccola gemma, oltre che una rivincita: una sassata sotto il sette imparabile. In simili momenti non sono tanti quelli che scelgono soluzioni così difficili. Perla.

Attraverso De Rossi ho provato un'empatia pazzesca per la Roma e i romanisti, ero veramente triste per lui e per tutti i suoi dopo il 7-1 di Manchester. Lui mi sembrava completamente fuori di sé, in campo. Stavo malissimo quando lo inquadravano, con gli occhi fuori dalle orbite.

Ultimo ricordo e poi la pianto: una delle ultime partite con la Nazionale, di questi ultimi anni, forse era un'amichevole con l'Albania. A una certa, DDR, a caso, decide che gioca solo di prima e, anche così, azzecca più passaggi di tutti i compagni messi assieme.

Non essendo romano né tanto meno romanista, non so come possa essere stato averlo vissuto "da dentro". Ma io, a Daniele De Rossi, ho voluto tanto bene da fuori. E me ne ha sempre dato motivo.

Ad maiora, grande uomo.