Eravamo giunti a La Valletta (Malta) perché avevamo un motore in avaria.
Una volta riparato avevamo ripreso la via del mare per effettuare della navigazione di prova.
Era esattamente il 20 giugno quando avvistammo un gommone in panne nel canale di Sicilia.
Il 6 luglio, il Ministro dell’Interno, contestando alla mia nave di essere passata in acque maltesi, pretese che i profughi fossero riportati a Malta.
Non solo.
Trenta di loro furono poi rimpatriati in Ghana.
Dove vennero arrestati per lesa immagine del paese e alto tradimento della patria.
E non poteva essere altrimenti.
Non potrà mai essere altrimenti.
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