Thread by @ayrinl

+++Thread+++ Perché il sequel di Alien diretto da Cameron si chiama "Aliens" e non "Alien 2". Spoiler: è colpa di un napoletano.

Nel 1980 Ciro Ippolito, regista partenopeo che qualche anno dopo ci avrebbe regalato una perla come 'Arrapaho', un giorno vide al cinema "Zombi 2" di Lucio Fulci, horror sulla falsa riga del capolavoro di Romero. In quel periodo era in sala anche l'Alien di Ridley Scott.

Ciro ebbe un'idea: girare il suo Alien 2 - Sulla Terra, un falso sequel ambientato nelle profondità terrestri firmandosi col nome di Sam Cromwell. Assieme al suo amico e produttore Angiolo Stella, Ippolito si lascia travolgere dall'entusiasmo e trova anche dei finanziamenti.

La notizia si diffonde subito. In tutta risposta, Ippolito e Stella spendono tutti i soldi offerti loro dai finanziatori esteri (400 milioni di lire) in coca e gioco d'azzardo a Cannes.

Il tempo passa. I finanziatori cominciano a fare domande. Così Ciro si mette alla disperata ricerca di location. Narra la storia di una speleologa dotata di percezioni extrasensoriali, così la scelta ricadde sulle Grotte di Castellana, in Puglia

Il nostro Sam Cromwell avrà fatto un sopralluogo, direte voi. Beh, Ippolito non fece altro che prendere un dépliant delle grotte e alcuni ingrandimenti delle foto. I produttori restarono così affascinati da quelle scenografie che decisero di aumentare il budget.

A quel punto, Ippolito aveva bisogno di un regista. Chiese aiuto a Mario Bava, il quale rifiutò ma offrì lui alcuni consigli, come realizzare la prospettiva del mostro ponendo della trippa attorno la telecamera.

Alla fine, Ippolito decise di dirigere il film lui stesso.Titoli di testa interminabili: tizi in silenzio in un'auto. Quel Alvaro “Al” Passeri alcuni anni dopo ci regalerà una perla come 'Plankton- Creature dagli Abissi'. Ma va beh, questa storia ve la racconterò un altro giorno.

Ippolito realizzò gli effetti speciali in una cantina, registrando urla e vari effetti sonori con mezzi di fortuna. Aggiungeteci anche la puzza di carne putrida della trippa e tutto finì con la polizia che arrestò la troupe per sospetto di omicidio e occultamento di cadavere.

Incredibilmente, il film fu completato. La notizia arrivò alla 20th Century Fox, che intraprese un'azione legale contro il regista, il quale, incredibilmente, riuscì a scamparla contro i giganti holywoodiani. Ippolito propose ai distributori esteri di inserire nei contratti -

con i vari esercenti la possibilità di cambiare il titolo, ma la 20th rifiutò. Così, sam Cromwell riuscì a scamparla con una trovata geniale del suo avvocato, il quale trovò un romanzo degli anni trenta intitolato Alien: il titolo dunque non era inventato da Scott.

La causa fu vinta da Ippolito in quanto la parola "Alien" non era soggetta a copyright. Prima di intraprendere l'azione legale, la Fox chiese a Ippolito di vendergli i diritti per poterlo distruggere evitandone così la distribuzione nei cinema, ma il nostro eroe si oppose.

Una volta uscito la critica distrusse il film, ma incredibilmente ebbe un certo successo nel mondo, riuscendo anche a recuperare i costi di produzione (quelli dilapidati a Cannes).

Se puoi immaginarlo, puoi farlo.

Tra oggi e domani thread su Arrapaho, #staytuned (da oggi sono influencer di Ciro ippolito)

+++aggiornamenti +++ grazie alla segnalazione di @TedescoVola (iltempo.it/cultura-spetta…) , scopro che Ciro Ippolito ha pronto il soggetto di un film su questa storia, "Un napoletano ad Hollywood", di cui esiste anche un romanzo: tulliopironti.it/napoletano-hol…