LO SCANDALO LAVORINI
Ma andiamo per gradi.
Era, appunto, il 31 gennaio 1969 quando da Viareggio scompare nel nulla il piccolo Ermanno Lavorini di soli 12 anni.
Ed è così che nasce la "pista omosessuale", fra le accuse e le insinuazioni senza prove sventolate da tv e giornali.
La vita di Adolfo Meciani finì.
Rischiò il pubblico linciaggio due volte
Si ammazzò. Da innocente.
Ci vollero 8 anni e una sentenza della Cassazione che ne stabilì definitivamente la totale estraneità sui fatti.
Ma ormai il danno era fatto.
Ma quindi chi fu a rapire ed ammazzare il piccolo Lavorini?
Uno era un dirigente del MSI, l'altro del Fronte Monarchico.
Secondo la sentenza definitiva di condanna in Cassazione, il rapimento serviva per ottenere un riscatto col quale finanziare i loro piani eversivi.
Trovando l'appoggio della Chiesa e del giornale il Borghese che usarono la storia per attaccare il PCI e il PSI.
Quando fu vittima e capro espiatorio dell'eversione fascista che trova appoggio nella Chiesa, nei media, e nelle forze dell'ordine.
(l'Espresso per l'occasione lanciò un appello contro il dilagare del vizio pederasta)