Thread by @captblicero

[Thread] In vista dell’incontro di oggi tra Orbán e Salvini, la propaganda leghista e para-leghista sta girando a mille. L’Ungheria è presentata come il paradiso in terra, e il premier ungherese come una divinità “sovranista”. Ma in questo quadro idilliaco, qualcosa non torna.

(I tweet che seguono si basano su un’analisi del politologo @CasMudde, pubblicato sul @guardian dopo le ultime elezioni ungheresi, che aiuta a far luce su chi è davvero Orbán e su cosa ha realizzato sul serio in Ungheria.) theguardian.com/commentisfree/…

@CasMudde @guardian 1) Orbán è ininterrottamente al potere dal 2010. In questi anni ha trasformato il paese – una fragile democrazia liberale – in una “cleptocrazia illiberale”, per poi prendersela con l’Unione Europea e i migranti (ricorda qualcuno, vero?)

@CasMudde @guardian 2) Come ogni populista di destra radicale, Orbán ha usato la maggioranza parlamentare per cambiare la costituzione in senso autoritario, farsi una legge elettorale ad hoc, e occupare le istituzioni con fidati lacché. Ha posto così le basi per un “regno a lungo termine”.

@CasMudde @guardian 3) Orbán ha “adottato” qualsiasi teoria del complotto di estrema destra e ci ha costruito sopra la sua fortuna politica. L’ultima campagna elettorale, ad esempio, è stata incentrata ossessivamente (e “ossessivamente” è un pallido eufemismo) su George Soros.

@CasMudde @guardian 4) I media ungheresi - salvo qualche sparuta eccezione - sono diventati una macchina di propaganda governativa attiva 24/7, che bombardano i cittadini di “storie terrificanti” sui migranti mentre non dicono nulla sulla massiccia corruzione del partito di Orbán.

@CasMudde @guardian 5) Tuttavia, nemmeno la propaganda può nascondere i due enormi problemi che l'Ungheria deve affrontare: è un paese demograficamente in declino; e un paese da cui i giovani stanno scappando. Due trend che l’aggressiva politica “nativista” di Orbán non ha minimamente scalfito.

@CasMudde @guardian 6) Mudde sostiene dunque che l’Ungheria non sia il “futuro” dell’Europa, ma il suo “passato morente” (o che non vuole morire): un paese che invecchia e non cresce, terrorizzato fuori e dentro i propri confini, e sempre più chiuso in sé stesso.

@CasMudde @guardian 7) Forse però questa conclusione è troppo “ottimista”. Per Marco Bascetta, dietro alla formula del “sovranismo” di Orban e dei suoi cheerleader c’è il “ritorno del nazionalismo nel Vecchio continente”. Il problema è che, dentro la crisi, può funzionare. ilmanifesto.it/una-formula-di…