Thread by @JohannesBuckler

Ricordate la morte di Antonio Leandri ucciso per sbaglio dai NAR raccontata l'altro giorno? Potete leggere il thread qui prima di iniziare la prossima storia. Che vi racconterà di un'altra vittima dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari).
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#MdT 02/09/1980 – Ore 20.30 - Alla sede del Messaggero in via Tritone arriva una telefonata anonima. I NAR avvisano che in un cestino c'è un loro comunicato. Due giornalisti escono e si avviano con passo spedito. Maurizio esce con loro. Ha finito il suo lavoro e torna a casa.

Alcuni terroristi dei NAR sono appostati a distanza di sicurezza. Sì, perché la telefonata al Messaggero è una trappola. Il loro obiettivo è uno dei due giornalisti appena usciti. E’ Michele Concina che sta seguendo da vicino l’evoluzione del terrorismo nero.

I due terroristi seguono l’uomo fino in via De Romanis. Arriva. E i due uomini fanno fuoco. Le armi sono pistole calibro 7,65. L’uomo si accascia, colpito alla gola e alla tempia.
Subito dopo una telefonata. “Siamo i NAR, abbiamo appena giustiziato Michele Concina”.

Michele Concina viene avvisato. I terroristi hanno ucciso un uomo. Michele Concina? Ma non era lui l’obiettivo? Chi è allora l’uomo a terra sul marciapiedi, ucciso dai terroristi? Ricordate quel Maurizio che era uscito con i due giornalisti? L’uomo a terra è lui, Maurizio Di Leo.

Maurizio era uscito con i due giornalisti perché lavorava come titolista al Messaggero. Aveva finito il turno e stava tornando a casa. Come Antonio Lenadri, anche questa volta i NAR avevano sbagliato bersaglio. Come facevano quando erano ubriachi di fanatismo e zelo omicida.

Maurizio aveva una vaga somiglianza con il vero obiettivo. Aveva i capelli lunghi e portava gli occhiali. Aveva 34 anni e aveva perso il papà da poco. Viveva con la madre ammalata e un fratello.

La mamma era molto malata. I dottori le volevano impedire di andare ai funerali, ma lei si fece forza e ci andò. Continuando a chiedersi. "era buono, non aveva mai fatto del male a nessuno. Perchè? Perchè?"

Il perchè era presto detto. Erano tempi bui. Magistrati, giornalisti, forze dell'ordine rischiavano la vita ogni giorno. Ma non solo loro. Poteva morire chiunque.
Magari anche solo perchè aveva i capelli lunghi e portava gli occhiali.