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Read on Twitter
Guai a mostrare la realtà, perché altrimenti ti diffamano. Ecco come hanno reagito alcune persone (e faccio un esempio) di fronte a questo articolo. open.online/primo-piano/20…
C'è un personaggio che si nasconde dietro l'anonimato (e lo continuerà a fare, non gli conviene legalmente il contrario) il quale sostiene che avrei violato le regole di Twitter (che condivide) per aver pubblicato nel mio articolo il numero di telefono della sede della Lega. 
Il personaggio non fornisce, di proposito, alcune informazioni utili agli utenti. Ci sono regole ben precise da parte di Facebook per le "Inserzioni relative a contenuti di natura politica o temi di interesse nazionale", regole che vengono accettate da chi poi paga (la Lega).
Nella sezione delle regole "Come ottenere l'autorizzazione per pubblicare inserzioni relative a contenuti di natura politica o temi di interesse nazionale" c'è un punto ben preciso dove si spiega perché quel numero diventa di pubblico dominio.
Twitter vieta di pubblicare "informazioni private di altre persone senza il loro consenso e la loro esplicita autorizzazione". Quei dati pubblicati da Facebook e inseriti nel mio articolo sono di dominio pubblico su autorizzazione della Lega. Se non hanno letto è colpa loro.
Per il discorso dell'inserzione rimossa da Facebook per il post di Salvini, al punto 4.11 "Contenuti vietati" delle Normative pubblicitarie leggiamo "contenuti scioccanti, sensazionalistici o eccessivamente violenti".
Inoltre, leggendo bene le Normative pubblicitarie, la parola "immigrato" nel titolo del video si potrebbe ricollegare al punto 4.12 "Caratteristiche personali". Se non siete d'accordo con le regole di Facebook, società privata, potete scegliere altri social per spendere soldi.
