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Riferisce l'equipaggio della @openarms_it che lei si chiama Marie, è stata rapita e violentata dai suoi carcerieri nel lager libico. È fuggita dall'inferno a bordo di un gommone, da sola perché il suo compagno è stato assassinato nel lager.
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Marie è salva, e con lei suo figlio. La notizia cattiva è che sulla terraferma, gli italiani ubriachi di selfie e avvelenati dalla propaganda odiano già Marie e suo figlio. Prendetevi 30 secondi per guardare le risposte al tweet della Open Arms.
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Fiumi di odio che scorrono in mezzo a noi nell'indifferenza generale (fatta salva una quota della popolazione sempre più minuscola, tramortita e stanca).
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Ora confrontate quelle reazioni con il modo in cui, appena 80 anni fa, gli italiani ubriachi di culto della personalità e avvelenati dalla propaganda manifestavano il loro odio verso gli ebrei oscillando tra cattivismo e vigliaccheria, nelle parole di Liliana Segre.
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"Mi ricordo di aver sentito in casa frasi simili a questa: «Abbiamo incontrato il tale e non ci ha salutato» oppure mi ricordo le telefonate anonime vigliacche, di cui anch’io qualche volta ero vittima perché andavo a rispondere al telefono...
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... oppure le lettere anonime di cui sentivo parlare vagamente, capivo che arrivavano, traspariva dallo stato d’animo di chi aveva aperto la busta, leggendovi parolacce. Era la sensazione di essere soli. Una solitudine non cercata, una solitudine non d’élite...
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Era una solitudine forzosa. Ed era la sensazione di essere guardati, di essere notati, come diversi. Ed era anche l’atteggiamento vigliacco di quelli che seguono il carro dei vincitori...
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Percepivo una zona d’ombra: quella dell’indifferenza, una costante: la violenza psicologica terribile di chi, pur non compiendo alcun gesto, voltava però la faccia dall’altra parte: non erano persecutori, non erano carnefici… semplicemente non c’erano".
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I prodromi dell'autoritarismo ci scorrono sotto il naso tutti i giorni, e ora come allora la grande maggioranza degli italiani si divide tra chi partecipa entusiasta alla ridda degli insulti e chi volta la testa dall'altra parte.
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Mi rendo conto che invocare soccorso, accoglienza e integrazione degli immigrati sia quanto di meno politicamente remunerativo si possa immaginare in questo momento. Lo dimostra l'atteggiamento schizofrenico del principale partito di opposizione...
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... che fa a gara per salire sulla nave di Rackete ma poi dimentica tutte le altre navi, che candida in Europa Pietro Bartolo (uno dei maggiori accusatori dell'orrore dei lager libici) e poi rivendica la diminuzione degli sbarchi ottenuta supportando indirettamente i lager libici
Sappiamo che una soluzione esiste e consiste nel trovare accordi coi nostri partner europei. Se il 22 luglio scorso l'Italia avesse sostenuto l'accordo per il ricollocamento automatico, Marie e i suoi compagni di sventura sarebbero già approdati qui...
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... per poi distribuirsi senza clamore tra i paesi disponibili all'accoglienza, tra cui Francia e Germania. Sappiamo anche che il governo rifiuta la collaborazione dell'EU perché non vuole privare la propaganda di una delle sue armi più efficaci.
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bit.ly/32W2PrI
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bit.ly/32W2PrI
Ma al di là delle soluzioni politiche, come ha scritto @giordanomasini ieri a proposito dei #zingaracci, tutelare le vite e i diritti di questi ultimi della terra che cercano di raggiungere le nostre spiagge è la cartina al tornasole della civiltà.
Post scriptum: il thread si trova srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza.
Grazie per la pazienza.
