Immersa nel torneo di Wimbledon.
In realtà, vista la veneranda età di 88 anni, stavo solo ascoltando alla radio la cronaca della giornata.
Era il 27 giugno del 1960.
Perché un’anziana vecchietta era così innamorata del tennis?
Di nuovo una vittoria (6–2, 6–1).
L’anno dopo fu una “tragedia”.
Persi in singolare un incontro. Il primo e l’ultimo della mia carriera. Scherzavo.
Non fu una tragedia visto che subito dopo vinsi per la quarta volta Wimbledon
Ero a Saint Moritz e decisi di partecipare al St. Moritz Ladies's Skating Test (pattinaggio di figura), il più prestigioso test di pattinaggio femminile dell'epoca.
Lo superai a pieni voti.
Amavo anche l'hockey femminile su prato (era una dei fondatori).
Debuttai in nazionale sconfiggendo l'Irlanda per 3–1
Giocavo saltuariamente.
Però decisi di partecipare nel 1904 al campionato nazionale. Vinsi.
Prima e unica donna a vincere il titolo nazionale nel golf e nel tennis.
Alla faccia di De Amicis "lo sport non mi ha fatto perdere la grazia".
Su una cosa però aveva ragione. Lo sport mi impedì di suonare il pianoforte.
In realtà non avevo mai provato a suonarlo.
Altrimenti…