Ve la spiego così.
Quest’anno negli #USA ci sono le presidenziali e il presidente uscente è sotto scacco, indebolito e con un procedimento aperto di impeachment.
Ordina, in poche ore, un attacco.
Ordina che sia ucciso #Soleimani, uno degli uomini più influenti - e amati - d’Iran.
Una decisione folle, presa di pancia e senza ponderare il rinculo che genererà non su loro, ma sul MONDO.
Una decisione che ci precipita all’alba degli anni ‘20, sull’orlo di una guerra totale.
E dinanzi a questo cosa fanno i nazionalisti di casa nostra?
Predicano prudenza? Stigmatizzano l’accaduto.
No.
Per nulla.
I nazionalisti di casa nostra commentano con giubilo la follia di Trump.
“Un terrorista islamico è stato ammazzato, evviva”, tuona. Dimenticando che è stato anche Soleimani
“Un nemico dell’Occidente”, lo chiama, fra una foto con Trump e una con la fidanzata a sciare.
E le macerie saremo noi.