Thread by @JohannesBuckler

Seguito del thread precedente.
Perchè Mussolini tenne Starace in grande considerazione? Quando Leandro Arpinati (“Starace” era il suo asino) disse a Mussolini che Starace era un emerito cretino, Mussolini rispose: "sì, ma un “cretino obbediente”. E i cretini obbedienti servono.

Starace inizia il suo mandato con le “disposizioni staraciane”. Molto divertenti. Appena nominato segretario del partito si inventa il “Saluto al Duce” per ogni manifestazione. Mal supportato da Mussolini. Poi decide che la parola DUCE deve essere scritta sempre in maiuscolo.

Inizia a distribuire il “Foglio di Disposizioni”. E tra queste la disposizione di chiudere tutte le lettere con “Viva il Duce”. Mussolini gli fa presente che le lettere contengono a volte occasioni tragiche. E lascia perdere.

Mussolini approva invece quello di lasciare le luci accese a Palazzo Venezia fino a tarda notte per far credere che il Duce sia sempre al lavoro.
E anche la disposizione che “il presepe è fascista, l’albero, invece no! perchè è di importazione”. E mai usare il “lei” ma il “voi”

E quando si mette a lottare contro la lingua straniera? Guai a scrivere “panorama”. Lui vuole “tuttochesivede”. Niente “whisky”. Lui vuole “spirito d’avena”. E poi l’abolizione della stretta di mano” sostituita con il saluto romano, braccio teso, ben in piedi, mano alzata a 170°

I Fogli di Disposizioni non contenevano solo cose che spesso facevano sorridere. Molti erano disposizioni deprecabili a favore del nazismo e contro gli ebrei, Fu infatti tra i sostenitori più solerti delle leggi razziali.

Mussolini lo terrà alla Segreteria del Partito per ben otto anni! L’incarico più duraturo del ventennio. Accorgendosi ad un certo punto che era diventato un peso. Dopo il ’33 aveva assunto toni aggressivo andando ben oltre le direttive che Mussolini stesso gli aveva imposto.

Ogni dittatore durante la tirannide cerca sempre un capro espiatorio per scaricare su di lui eventuali errori. Starace lo fu per Mussolini. Ma aveva anche lati positivi. Per esempio odiava le raccomandazioni e odiava i gerarchi che sperperavano denaro pubblico in cene

Quando Mussolini si accorge che il popolo italiano, a fine ’39, si sta allontanando, ha pronto il suo capro espiatorio, Starace. E lo caccia. Sarà l’errore più grave da un punto di vista politico e personale. In quel Gran Consiglio forse le cose sarebbero andate diversamente.

Il resto è storia. “Starace respirava per ordine del Duce”, ma non ha mai abusato del suo potere per arricchirsi. Perdendo incarichi e amici si ritrova povero. Va a vivere a Milano con la famiglia, odiato anche dai militi della RSI. Ma lo stesso destino del Duce lo attende.

Non contava più niente. Avrebbe potuto tornare in Puglia, salvandosi. Non lo fece. Il 28 aprile ’45, tre giorni dopo la fuga di Mussolini, si mette la tuta da ginnastica e va a correre.“Dove vai Starace?”gli gridano dei partigiani. "Sto andando a prendere un caffè". Lo arrestano

Un processo farsa (altra pagina nera), dove lui non supplica mai, e la condanna a morte. Portato a Piazzale Loreto a cospetto di Mussolini e dei gerarchi appiccati alla pensilina. “Fate presto!” e una raffica.
Verrà appeso accanto agli altri.

Ciano nei sui Diari scrisse di lui: “Starace ha annoiato con mille piccole cose di carattere personale. Gli italiani vogliono essere governati col cuore. E mentre sono disposti a perdonare persino chi ha loro fatto del male, non perdonano chi li ha scocciati".

Quella fascista fu una potente macchina di propaganda. Che si squagliò il 25 luglio del 1943. Come fu possibile?La guerra aveva sfiancato gli italiani, ma non si spiega come solo in pochi rimasero fedeli a Mussolini.
O forse si spiega benissimo. Se ogni volta la storia si ripete