Thread by @FabbioSabatini

Ci risiamo: @luigidimaio dice che la procedura d'infrazione è colpa del debito accumulato dal Pd.

Vediamo perché non è vero.

(thread lungo e inadatto ai social, per persone pazienti che vogliono sapere come si è avvitato il debito, e chi ne porta la responsabilità).

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L'accumulazione via via più incontrollata del debito inizia nel 1974, con un debito al 54,5% del Pil e si chiude nel 1994 con un rapporto debito/Pil al 124,3%. Dal 1995 l'Italia prova a riassorbire il debito accumulato in quei 20 anni.
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Con significativi sforzi chiude in attivo, al netto degli interessi, 22 bilanci pubblici su 23 tra il 1995 e il 2017. Ma non basta.

Ma come siamo arrivati al 124,3% del 1994? Facciamo un passo indietro:
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Nel 1975 governo e Banca d’Italia concordano che la Banca centrale debba garantire il successo delle aste dei titoli di Stato, stampando moneta per comprare le obbligazioni rimaste invendute.
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Così il costo dell’aumento del debito viene scaricato sulla lira, che infatti tra il 1975 e il 1980 si svaluta del 40% rispetto al $, e sui cittadini, che subiscono un prelievo "forzoso", nascosto e regressivo sotto forma di inflazione (che raggiunge il 21% nel 1980).
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Forti di tale meccanismo, i governi si indebitano pesantemente. Proprio come adesso consigliano di fare gli "economisti" di #5stelle e #Lega che auspicano il ritorno alla lira.
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Nel 1981 la @bancaditalia è costretta a intraprendere un percorso di disinflazione. ll Tesoro e la Banca concordano il “divorzio”, nell'ostilità di tutti i partiti: la Banca è liberata dall’obbligo di comprare i titoli di Stato e acquisisce autonomia di politica monetaria.
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Obiettivo del divorzio è migliorare la disciplina fiscale, visto che i governi dovranno ora confrontarsi con investitori veri per collocare i titoli di Stato con cui finanziare il deficit. Negli anni 80 invece l'🇮🇹 continua a chiudere il bilancio con saldi primari negativi
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È in quel decennio, gli anni 80, che il debito pubblico va fuori controllo. Dal 60% del Pil nel 1980 vola al 100% nel 1990, per salire ancora oltre il 120% nel 1994.
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Dal 1995 l'Italia diventa "virtuosa", ciò che le consentirà successivamente di entrare nell'unione monetaria. Ma nonostante gli avanzi primari la riduzione del debito è lenta e viene vanificata dalla grande crisi. I problemi principali sono due:
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a) La spesa per interessi, che raggiunge un picco nel 1992 e da allora è in costante discesa. Come spiega chiaramente @monacelt su La Voce (bit.ly/2Wi2o6j), il trend di discesa è dovuto in parte al calo dei tassi di interesse mondiali...
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... ma soprattutto all’ingresso dell’🇮🇹 nell’euro. Che quindi non ha causato un deterioramento delle finanze pubbliche (legato alla perdita di sovranità monetaria) bensì un miglioramento (dovuto alla diminuzione dei tassi).
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b) La crescita. Negli anni di gestione allegra delle finanze, l'🇮🇹 non si è indebitata per investire nella crescita economica. La spesa in deficit è stata largamente improduttiva e spesso usata x distribuire prebende a fini elettorali. Proprio come fa il governo adesso.
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Nel 2007 il debito torna sotto quota 100%, ma è un successo temporaneo. Negli anni successivi la recessione abbatte il Pil di quasi dieci punti percentuali facendo schizzare il rapporto debito/Pil fin sopra il 130%.
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Ora, chi guidava il governo negli anni della storia che abbiamo raccontato, dal 1974 al 1995?
Nell'ordine:

Moro
Andreotti
Cossiga
Forlani
Spadolini
Fanfani
Craxi
Fanfani
Goria
De Mita
Andreotti
Amato
Ciampi
Berlusconi

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"E allora il Pd?".

Non esisteva, mi dispiace.

Invece, negli anni recenti i suoi governi (@matteorenzi e @PaoloGentiloni) hanno proseguito il sentiero di aggiustamento, seppure a stento e facendo poco per la crescita.

Ma lungi da me voler difendere il @pdnetwork.
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Il punto è che la procedura d'infrazione sanziona proprio la deviazione da quel sentiero di aggiustamento operata da #5stelle e #Lega, che ci hanno fatto tornare ai gloriosi anni 80 in cui si distribuivano prebende improduttive con buona pace di investimenti e crescita.
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Post scriptum: il thread srotolato - e poco adatto ai social, lo so e me ne scuso - si trova qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza.