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Di Maio che dice che la Commissione ci punisce per colpa del debito accumulato dal PD nel 2017 e 2018. Ovviamente non è corretto (basterebbe leggere il testo per capirlo). Ma ripercorriamo insieme i fatti (thread, srorry) 1/ repubblica.it/politica/2019/…
Partiamo da un pre-requisito. Per metterla in termini molto semplici, ci sono 2 basi legali su cui potenzialmente aprire una procedura per deficit eccessivo (EDP): regola del deficit (3%) o regola del debito (se non diminuisce in maniera sufficientemente rapida). 2/
Nella nostra storia questo pre-requisito è fondamentale perché i criteri per valutare la violazione di queste 2 regole sono diversi. La valutazione basata su deficit si può fare sulla base di dati reali o deficit previsto. La valutazione basata sul debito solo sui dati reali. 3/
Facciamo un passo indietro e vediamo come si è arrivati dove siamo oggi. Il 23/5/2018 la Commissione pubblicava un report simile a quello di ieri, in cui si diceva che benché il debito non fosse sceso abbastanza nel 2017, alla luce dei vari elementi non si raccomandava EDP 4/
In parte, questa 'green light' si basava sugli impegni che il governo dell'epoca (PD) prendeva per il futuro sentiero di aggiustamento delle finanze pubbliche verso il cosiddetto medium term objective (MTO). 5/
Nella seconda metà del 2018, tuttavia, il nuovo governo Lega-M5S cambiava radicalmente il quadro della politica fiscale per i successivi 2 anni, venendo meno a quegli impegni che avevano giocato un ruolo nel garantirci la green light per il 2017. 6/
In particolare, a fronte di un aggiustamento strutturale di 0.6% del PIL raccomandato al nostro Paese per il 2019, il bilancio del nuovo governo prevedeva invece un peggioramento strutturale di 0.2% (quindi solo nel 2019 una deviazione dello 0.8 rispetto al richiesto) 7/
La Commissione quindi a Novembre 2018 pubblicava un altro report, in cui diceva che alla luce di queste scelte del nuovo governo, poteva essere il caso di ri-esaminare la validità della valutazione precedentemente positiva data per il 2017. 8/
Chi mi segue ricorderà che all'epoca avevo espresso scetticismo riguardo a questa soluzione perché avrebbe significato (i) cambiare retroattivamente una decisione e quindi minare affidabilità delle regole e (ii) de facto punire il governo uscente per scelte di quello entrante 9/
La scelta sera eccessivamente 'politica', tradiva fretta di voler agire sul fronte Italiano subito, senza dover attendere i dati reali del debito 2018 disponibili solo nel 2019. Alla fine, non se ne fece nulla, in parte per attenuanti esogene (leggi: situazione in Francia). 10/
E qui veniamo al rapporto di ieri, che raccomanda apertura di un'EDP sulla base del mancato rispetto della regola del debito anche per il 2018 (ora quei dati ex post per il 2018 ci sono) PIÙ il rischio di una significativa deviazione per 2019 e 2020 (vedasi allegato) 11/ 
Primo, la Commissione non sta aprendo una procedura per via del debito 2017. Secondo, il debito 2018 costituisce la base della decisione MA considerato insieme al peggioramento di politica fiscale previsto per 2019/20 (frutto delle decisioni di questo governo) 12/
Inoltre, la Commissione è molto chiara nell'attribuire responsabilità politiche. In questo passaggio, per esempio, si parla chiaramente dell'effetto negativo dei tassi di interesse più alti registratisi a partire 'dal momento in cui il governo si è insediato' e... 13/
...in questo passaggio poco sotto, si fa un altrettanto chiara connessione tra l'aumento dello spread (e quindi della spesa per interessi) e gli effetti negativi sulla fiducia delle scelte di politica economica attuate da questo governo. 14/
Insomma, la Commissione fa esattamente il contrario di quanto dice Di Maio e anzi è abbastanza chiara ed esplicita nell'attribuire alle scelte di politica economica del governo in carica un peso fondamentale nella propria decisione. 15/
