Thread by @PaucaPalea

DIRITTI COSTITUZIONALI ED EMERGENZA
Perché è necessario difendere le libertà costituzionali anche, anzi, soprattutto, durante un’emergenza.
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La risposta più comune ai dubbi sulla costituzionalità dell’agire del governo nell’attuale frangente è “d’accordo, ma c’è l’emergenza, di diritto costituzionale parleremo dopo”.
Le libertà costituzionali sono importanti soprattutto in tempo di crisi.

Proprio quando esse paiono un intralcio, dimostrano la loro necessità. La Storia ce lo insegna: i regimi totalitari si instaurano come risposta ad emergenze, vere o presunte.
Sovviene ovviamente l’incendio del Reichstag causato dai nazisti, che provvidero subito

ad incolparne i comunisti e ad emanare un decreto-legge che autorizzava il Governo a sospendere le libertà costituzionali tramite decreti amministrativi. Ci si astiene in questa sede da paralleli con l’oggi, poiché sarebbe come tirare ai pesci in un barile.

Ricordiamo anche la dittatura di Mario, che si avvalse del proprio prestigio militare per farsi eleggere console per sei volte, scatenando poi una guerra civile per ottenere la carica per una settima volta. L'emergenza, non indotta come quella del Reichstag, ma reale,

dovuta all’invasione barbarica, indusse a sospendere le garanzie della Repubblica. Le istituzioni non si ripresero più: dopo Mario venne Silla, dopo Silla Cesare, dopo Cesare Augusto, e fu Impero, e la Repubblica non fu più.

Tornando alla Costituzione Italiana vigente, essa annovera due tipi di libertà: le libertà negative e i diritti positivi, o sociali. Le prime sono “il diritto di essere lasciato stare”, ossia una serie di divieti di interferire con la libertà delle persone. Esempi:

art. 14, “Il domicilio è inviolabile”, art. 15 “la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili” ecc. .
Le seconde sono “la pretesa di una prestazione da parte dello Stato”: v. art. 3 co 2 Cost. "rimuovere gli ostacoli"

L'art. 32 Cost. è particolarmente illuminante, contenendo una diritto sociale al co 1 e una libertà negativa al co 2.
Finora, a cadere sono stati soprattutto i diritti positivi, dietro giustificazioni di bilancio. V. sul tema gli ottimi Luciano Barra Caracciolo e Alberto Bagnai

Le conseguenze dei tagli ai diritti sociali sono rese evidenti in queste ore dalle carenze della sanità dovute ai passati tagli, altri lo saranno in futuro. En passant, si noti come anche questi tagli furono imposti con logica emergenziale (Monti).

Domanda: i diritti positivi, o sociali, compressi in nome dell’emergenza, sono poi stati ripristinati? Risposta: no. Si è passati di emergenza in emergenza, sino a limarli tutti. Domanda: credete voi che le libertà negative oggi compresse si riespanderanno finita l’emergenza?

Risposta: no. Si passerà di emergenza in emergenza, limandole tutte. È un film già visto negli Stati Uniti: il Patriot Act, emanato in risposta ai fatti dell’11 settembre 2001, rimane in gran parte vigente, ed è stato anzi ampliato sotto Obama, sempre con la giustificazione della

emergenza terrorismo. Oggi, il governo degli Stati Uniti è legalmente autorizzato ad intercettare, rapire e uccidere cittadini americani e non, senza processo.
Fondamentale opporsi alla violazione delle libertà costituzionali, soprattutto segiustificate da logiche emergenziali.

Reale o presunta che sia, l’emergenza non può essere la giustificazione per eliminare le libertà costituzionali. In tempi normali “non serve” opporsi alla violazione delle libertà fondamentali: sono “tempi normali” proprio in quanto le libertà non vengono violate.

Libertà costituzionali che valgono solo in tempi non emergenziali sono sensate quanto un impermeabile disponibile nei soli giorni soleggiati.

PS Se Il Pedante sta leggendo, chiedo umilmente di tornare a godere dei suoi tweet, fonte, da oltre un anno, di riflessione e di crescita personale per chi scrive. Purtroppo ho effettuato l'iscrizione a Twitter dopo la Sua serrata, ora vedo solo lucchetto nero e scritta "pending"